Se ci seguite da un po’, ricorderete che Gordon Murray, colui che ha realizzato quella che può essere definita come la supercar perfetta (la McLaren F1), ha progettato un’inedita city-car, originariamente chiamate T.25 e T.27. Qualche mese fa, la notizia è che la produzione di queste vetture sarebbe iniziata nel 2016, anche se allora Murray era ancora alla ricerca di un investitore.
Oggi, le cose sono cambiante, dato che l’ingegnere
britannico ha trovato il suo investitore in Yamaha: infatti, in occasione del Salone di Tokyo attualmente in corso, è stata presentata la Yamaha Motiv.e, vettura che è ancora sotto forma di concept ma che racchiude sotto la sua carrozzeria l’intero progetto di Murray.
Chiaramente, l’idea è quella di proporre una valida alternativa a Smart ForTwo e Toyota iQ, e per farlo l’auto di Murray è incentrato su un telaio in acciaio che incorpora pannelli monoscocca in materiale composito incollati tra di loro allo scopo di realizzare una cellula di sicurezza rigida e leggera. Inoltre, sempre grazie a questa tecnica, l’auto è anche molto più facile da costruire.
Sulla concept esposta all’interno del Salone giapponese, il propulsore è elettrico ed è in grado di erogare la potenza massima di 33 cavalli e 658 Nm di coppia, tutti scaricati a terra tramite le ruote posteriori. Con queste caratteristiche, sicuramente la Motiv.e non sarà un fulmine, ma probabilmente si potrà scegliere la versione definitiva anche con un motore a benzina di origine motociclistica da circa 80 cavalli.
Per ora, nessuna informazione è trapelata in merito ad una possibile produzione. Però, pare palese il fatto che ne Yamaha ne Murray hanno portato a Tokyo questa concept semplicemente per far vedere di cosa sono capaci. Secondo noi, quindi, maggiori informazioni si avranno proprio alla chiusura del Salone, dove sarà possibile raccogliere le opinioni degli addetti del settore e, soprattutto, del pubblico.
Ah, comunque non è la prima auto che realizza Yamaha. Vi ricordate della OX99-11?