Sinceramente, vi devo dire che qualche anno fa, quando Volvo fu ceduta da Ford ai cinesi di Geely, ho temuto che la casa svedese facesse la stessa fine della compatriota Saab. Per fortuna, invece, non è stato così: i cinesi hanno aiutato Volvo solo finanziariamente, lasciando produzione e vertici dell’azienda in Svezia. Di conseguenza, i primi risultati non sono tardati ad arrivare, come per esempio le ottime vendite di S60 e V60.
Ora, però, il costruttore scandinavo deve far fronte agli onerosi limiti sulle emissioni che saranno imposti tra qualche anno dall’Unione Europea e, non essendo legata ad alcun gruppo, per doverli rispettare dovrà necessariamente espandersi in segmenti inferiori, come ha
già tentato con la V40. Tuttavia, ben presto potrebbe arrivare una vettura che si posizionerà un gradino al di sotto di quest’ultima, nel cosiddetto segmento B premium. Quello della Mini, per intenderci. Le indiscrezioni sono state confermate anche da Lex Kerssemakers, capo della pianificazione del prodotto, il quale ha detto che “il segmento B è in costante crescita e proporre una vettura in questo segmento ci permetterebbe di ridurre notevolmente il nostro livello di emissioni complessive”.
Attualmente, Volvo, insieme ai proprietari di Geely, sta sviluppando una nuova piattaforma modulare che fornirà la base a tutte le future vetture di fascia alta, a partire dalla S60 fino alla nuova XC90. Tale piattaforma, però, non servirà per realizzare la futura segmento B, la quale potrebbe essere realizzata in collaborazione con un altro costruttore, come confermato dallo stesso Kerssmakers durante un’intervista al magazine inglese “Autocar”. Il manager ha ammesso che Volvo ha avuto contatti con un costruttore europeo, ma che “i termini per fissare un’accordo sono scaduti” e che perciò Volvo andrà avanti a valutare il progetto in via autonoma.
Tuttavia, anche lo stesso Kerssmakers si è detto convinto del fatto che la realizzazione di una nuova ulteriore piattaforma (che farebbero due, con quella modulare) comporterebbe un investimento troppo oneroso per Volvo. Anche per questo, quindi, “una partnership non è ancora esclusa totalmente”. Vuoi vedere che le voci su un’alleanza Fiat-Volvo erano vere?