Chrysler abbandonerà il mercato europeo nel 2017. Del resto, ci eravamo già abituati all’idea, dato che dal 2010 a questa parte il marchio americano era presente solo nel Regno Unito, dove è riuscita a vendere poco e niente con una gamma composto da Ypsilon, Delta, 300C e Grand Voyager. Ad ogni modo, l’addio di Chrysler avrà conseguenze anche alle nostre latitudini: a malincuore, infatti, Lancia andrà a sparire completamente, fatta eccezione per la piccola Ypsilon, che continuerà la sua carriera di successo.
Certo, il fatto che un marchio come Lancia abbia a listino un solo modello è una vergogna, tanto che c’è già chi
accusa – giustamente – il gruppo FCA della dispersione di un patrimonio nazionale. Non dimentichiamoci, infatti, che il marchio che d’ora in avanti avrà a listino solo una city car dall’aria chic, ha dato vita a capolavori come la Stratos, la 037 o la Delta Integrale. Solo per citarne alcune. Comunque, chi può essere accusato di aver ridotto la Lancia in questo stato?
Sicuramente, l’attuale dirigenza FCA non ha fatto sforzi eccessivi per rilanciare il brand torinese (limitandosi a rimarchiare delle Chrysler) ma c’è da dire che questo è solamente il risultato di troppi anni di mala gestione, iniziati – più o meno – con la fine della produzione della bellissima Delta HF.
Ora, a spingere le auto americane in Europa ci penserà quindi Jeep, brand in continua ascesa che è riuscito addirittura a triplicare le sue vendite, passando da 14.678 a 41.378 auto immatricolate in un anno. Risultati completamente differenti rispetto a quelli fatti registrare dallo strano binomio Lancia/Chrysler, le quali in Europa hanno perso il 34% in 5 anni, passando dalle 109.863 unità del 2010 alle 72.168 unità del 2014.
Inoltre, occorre precisare che la Delta è fuori produzione dalla scorsa estate e, in più, la Ypsilon contribuisce per circa il 70% al totale europeo di questo strano duetto, riuscendo ad essere venduta in 51.143 unità. Insomma, se non vi eravate accorti della difficile situazione di Chrylser/Lancia in Europa, adesso ci sono i numeri a dimostrarlo. A noi, invece, non resta nient’altro che tanta, tanta tristezza. Spero solo che un giorno Lancia torni grande come un tempo.