Alfa Romeo non si vende, parola di Marchionne

“Alfa Romeo non è in vendita”. Come se non l’avesse detto già abbastanza volte, Sergio Marchionne lo ha ribadito nuovamente ai giornalisti presenti ad un incontro con gli analisti in occasione della presentazione dei risultati Fiat del secondo trimestre del 2014. Sebbene in modo indiretto, i vertici del gruppo Volkswagen si sono fatti ripetere ancora una volta che il marchio del biscione non verrà ceduto.

Come riportato anche da “Automotive News Europe”, Marchionne non vuole
cedere Alfa Romeo anche perché per essa ha già previsto un programma di sviluppo. Il programma di cui parla il manager dal maglioncino è senza dubbio decisamente ambizioso, dato che prevede di vendere 400’000 vetture/anno del costruttore di Arese entro il 2018. Intanto, un buon punto di inizio potrebbe essere la riapertura del museo, di cui si parla proprio in questi giorni.

In più, lo stesso Marchionne ha colto l’occasione per far chiarezza una volta per tutte sulle voci di fusioni con realtà importanti come il gruppo Volkswagen o il gruppo PSA. Il numero uno di FCA ha infatti detto che “L’azienda è pronta a discutere con chiunque” e che fin qui “non c’è nulla di nuovo”. Infine, ha concluso il suo intervento dichiarando di aver “già smentito queste voci”, precisando che “quando ci sarà qualcosa da dire lo si dirà chiaramente”.

Leggendo tra le righe, quindi, si capisce benissimo che il gruppo Fiat-Chrsyler resta disponibile per eventuali alleanze, soprattutto relative al mercato europeo, dove accordi per lo sviluppo in sinergia di nuove auto (con un cospicuo abbattimento dei costi) sembra l’unica strada percorribile in certi segmenti. Per dover di cronaca, bisogna ricordare che Fiat ha recentemente sottoscritto un nuovo accordo con Renault per la realizzazione congiunta di un inedito veicolo commerciale leggero che, con ogni probabilità, prenderà il posto dell’attuale Scudo.