Mentre in giro per il mondo vi sono case automobilistiche che acquistano intere collezioni d’auto per “riappropriarsi” del loro passato, alle nostre latitudini è tutto molto più complicato. L’esempio di Alfa Romeo è lampante: uno dei costruttori più famosi del mondo con una storia incredibile alle sue spalle ha un museo che è chiuso da qualche anno. Al suo interno sono conservate auto uniche, ricoperte da polvere anziché dagli sguardi degli appassionati.
Ma nel 2015 la situazione dovrebbe
cambiare, o almeno si spera. La notizia arriva direttamente dalla Sovraintendenza dei Beni Culturali, la quale ha comunicato di aver raggiunto un accordo con i vertici di FCA per la riapertura del museo entro il prossimo anno. Ad ogni modo, non capiamo come si possa essere arrivati a questo risultato: lo scorso marzo, infatti, il Tar aveva rigettato la richiesta dell’annullamento del vincolo museale presentata da Fiat (ebbene si, l’avevano presentata).
Ora, proprio il costruttore torinese sarebbe pronto a dare il via ad un intervento di ristrutturazione già a partire dal mese di ottobre, sempre con l’autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali. Il progetto prevede la messa a norma dell’intero sito, una ristrutturazione totale del complesso di Arese e la riqualificazione del museo Alfa Romeo.
Stando alle ultime indiscrezioni, all’interno dell’importante progetto rientrerebbero addirittura un nuovo salone (dove esporre e consegnare le vetture), un’area hospitality e un percorso di prova per le vetture. Certo, sarebbe tutto bello. Adesso però, da semplici appassionati, vorremmo vedere al più presto le oltre 250 Alfa Romeo conservate ad Arese splendere nuovamente sotto i riflettori. Magari il prossimo 24 giugno, quando la casa del biscione festeggerà i suoi 115 anni di vita.