Nel 2011, Lancia era presente al Salone di Ginevra con una gamma di modelli completamente nuova, almeno sulla carta. Infatti, i nuovi modelli in questione erano e sono delle Chrysler rimarchiate: inutile nasconderlo: Grand Voyager, Flavia Cabrio e Thema non hanno nulla del DNA Lancia ed al pubblico europeo non è piaciuta una mossa commerciale così azzardata. In questo caso, le previsioni dei vertici del gruppo FCA non sono state rispettate minimamente.
Questa settimana è stato presentato
il piano industriale 2014-2018 del gruppo italo-americano, piano che ci ha mostrato quali saranno le novità Fiat, Alfa Romeo, Maserati e Ferrari. L’unico brand assente? Proprio Lancia, e non si tratta di una dimenticanza. Per ora, alcuni portavoce di FCA si sono limitati a dire che il marchio di Chivasso “sarà interessato da un’ampia riorganizzazione che lo farà diventare un brand”.
Non vorrei arrivare a conclusioni affrettate, ma temo che si vadano sempre più a concretizzare le voci secondo cui Lancia sarà commercializzata solamente in Italia ed avrà in gamma un solo modello, la Ypsilon. Davvero una fine triste ed ingiusta per un marchio che ha dato la luce ad auto magnifiche come la Stratos, la Delta Integrale o la 037, giusto per citarne alcune. Ad ogni modo, il successo di Lancia si ferma di fatto al 1992, anno in cui uscì di produzione la Delta Integrale. Inutile, è impossibile restare in vita solo con il proprio passato glorioso.