“Parole, parole, parole”, avrebbe detto Mina. Parole, parole, parole, è sicuramente il modo più adatto per descrivere Alfa Romeo e il suo progetto di rilancio, che stando ai piani passati dovrebbe ormai essere avvenuto da circa un decennio. Come avrete letto, questa volta le indiscrezioni arrivano dai tedeschi di “Auto Bild“, i quali però non citano nessuna fonte.
Stando al giornale teutonico, per il marchio del
biscione Fiat-Chrysler avrebbe in programma ben 7 nuovi modelli, il primo dei quali sarà la nuova Spider in arrivo nel 2016, alla quale seguiranno la Giulia (disponibile come berlina e station-wagon) nel 2017 e l’Alfetta, di cui fin’ora non si era mai sentito parlare, prevista per il 2018.
Alla base di questo nuovo piano ci sarebbe la nuova architettura denominata “Giorgio” di cui vi avevamo parlato qualche mese fa. Com’era prevedibile, la principale contendente della Giulia sarà la Serie 3, mentre la fantomatica Alfetta (dico “fantomatica” perché fin’ora di lei non se ne era mai sentito parlare) avrebbe nel mirino la Serie 5.
A questi due modelli, si andrebbero poi ad affiancare due inediti crossover, uno compatto e uno di grandi dimensioni, in arrivo rispettivamente nel 2017 e nel 2018. Ad ogni modo, la cosa che stupisce di più, almeno a stando a quanto riportato da “Auto Bild”, è l’intenzione di non voler proporre nessuna sostituta per MiTo e Giulietta.
Noi non ci vogliamo credere, ma se la cosa fosse vera sarebbe completamente priva di senso: negli ultimi anni, i principali costruttori premium con cui Alfa si vuole rapportare hanno investito anima e corpo in questi segmenti: Audi con A3 e A1, BMW con Serie 1 e Mini e Mercedes con la sua ultima Classe A. Tralasciando questo dettaglio da verificare con cura, le intenzioni dei vertici di FCA sono quelle di vendere 500’000 Alfa Romeo all’anno, il che significa quintuplicare gli attuali numeri.
Dall’anno in cui la casa di Arese fu rilevata dalla Fiat, nel 1986, si sono contati innumerevoli piani di rilancio per Alfa Romeo, nessuno dei quali ha portato ai risultati sperati da management e appassionati. Personalmente, prenderei con le pinze queste indiscrezioni riportate da “Auto Bild“. Infondo, il 9 maggio, giorno in cui sarà svelato il nuovo piano industriale per i prossimi 3 anni, non è così lontano.