La Commissione Europea e la Francia contro Mercedes

Ammetto che se non avete seguito l’intera vicenda il titolo possa apparire un po’ enigmatico, ma siamo qui per spiegarvi il tutto. Circa una settimana fa, vi avevamo parlato di una strada vicenda che sta creando non pochi problemi a Mercedes in Francia. Infatti, l’Office des Mines, l’autorità che in Francia si occupa dell’immatricolazione delle nuove vetture, ha reso impossibile l’immatricolazione di Classe A, Classe B, CLA e SL.

La causa? La casa tedesca, per il sistema di climatizzazione di queste vetture, utilizza il gas R134a, dichiarato fuorilegge dalla Commissione Europea. La stessa Commissione ha
poi individuato un suo sostituto, denominato R1234yf. Dal canto loro, Mercedes e le autorità teutoniche, hanno fatto sapere che l’utilizzo del nuovo tipo di gas è di fatto impossibile, in quanto sarebbe a grave rischio di incendio. Di conseguenza, la Francia ha bloccato le immatricolazioni di Classe A, Classe B, CLA e SL prodotte dal 12 Giugno di quest’anno.

La novità è che qualche ora fa è arrivata anche l’opinione sul caso di Antonio Tajani, commissario europeo, il quale ha affermato fermamente che “i modelli Mercedes in questione non sono conformi con il modello omologato, proprio perché, come osservato dalle autorità francesi, il gas non soddisfa i requisiti di sicurezza necessari per l’omologazione. Tuttavia, lo stesso Tajani bacchetta anche la Francia, precisando che, anche se la legislazione comunitaria permette ai Paesi anche di agire singolarmente in modo da garantirsi maggiore sicurezza, per una decisione importante come il blocco delle immatricolazioni o, addirittura, delle importazioni, la Francia avrebbe prima dovuto segnalare questo grave problema all’Unione Europea.

Ora, quindi, si può benissimo affermare che l’incertezza regna completamente sovrana: come comunicato dagli stessi portavoce Mercedes, i modelli che dal 12 Giugno è impossibile immatricolare nel Paese d’Oltralpe costituiscono circa il 50% delle immatricolazioni totali della casa tedesca in territorio francese, dato che fa assumere dimensioni ancora più importanti al problema. Attualmente, Mercedes ha consigliato ai suoi concessionari di fornire una vettura di cortesia a tutti quei clienti che hanno ordinato una Classe A, Classe B, CLA o SL.

Naturalmente, in terra teutonica le autorità tendono a far cerchio attorno a Mercedes: queste, infatti, se vogliamo hanno “aggirato” la normativa europea con un curioso giochino. Infatti, ritenendo come pericoloso il nuovo gas, la KBA (ente che si occupa delle omologazioni in Germania) ha concesso l’omologazione dei modelli in questione non come nuovi modelli, ma come semplici sviluppi dei modelli precedenti, permettendo così l’utilizzo del gas di vecchio tipo oggi vietato dall’Unione Europea.

Ora, il per Mercedes esiste il serio pericolo che le difficoltà incontrate in Francia si possano estendere a macchia d’olio in molti altri Paesi europei, anche perché la Commissione ha precisato che ogni veicolo che non soddisfa le regole di immatricolazione non può essere venduto in tutto il territorio europeo. Proprio per oggi è previsto un incontro tra le parti coinvolte ed i rappresentanti dei Paesi dell’Unione a Bruxelles. Si risolverà tutto con una stretta di mano? Molto difficile, ma sta di fatto che Mercedes non può continuare a perdere importanti vendite.