Davvero molto curiosa la notizia che è arrivata nelle scorse ore dalla Francia: l’Office des Mines, l’ufficio che nel Paese d’Oltralpe si occupa di immatricolazioni, ha respinto senza se e senza ma tutte le domande di immatricolazione presentate dai cittadini francesi che avevano appena acquistato un esemplare di Mercedes Classe A, Classe B, CLA o SL.
Il perché è presto detto: proprio queste vetture della stella, utilizzerebbero ancora oggi il
gas R134a per il loro sistema di climatizzazione, gas dichiarato fuorilegge nientepopodimeno che con una direttiva europea del 2011, la quale l’ha dichiarato eccessivamente dannoso per l’ambiente e quindi inutilizzabile. In più, la stessa direttiva ha individuato il gas R1234yf come ideale sostituto di quest’ultimo.
Dal canto suo, Mercedes non nasconde di utilizzare ancora oggi il gas “fuorilegge” su alcuni suoi modelli, in quanto, il nuovo R1234yf, seppur più amico dell’ambiente, è molto più soggetto a rischio d’incendio. In più, le migliaia di avvocati che avrà assoldato il costruttore di Stoccarda, ci tengono a precisare che il rifiuto all’immatricolazione da parte delle autorità francesi è del tutto illegittimo, dato che tutti i modelli Mercedes sotto accusa hanno già ottenuto la loro immatricolazione da parte del KBA (Kraftfahrt-Bundesamt) in Germania.
Di conseguenza, un qualsiasi veicolo immatricolato all’interno dell’Unione Europea acquista direttamente il diritto ad essere immatricolato in tutta l’Unione. Al momento in cui stiamo scrivendo l’articolo, la vicenda è completamente bloccata, anche perché le autorità francesi non hanno ancora avanzato alcuna proposta per sbloccarla. Ad oggi, quindi, per tutti i cittadini del Paese d’Oltralpe è impossibile immatricolare una Classe A, Classe B, CLA o SL: situazione alquanto critica per Mercedes, dato che, almeno i primi due modelli, sono vetture decisamente importanti per le vendite a livello europeo.