Opel entra di colpo nel segmento delle A premium, il segmento di quelle piccoline che strizzano l’occhio alle persone più modaiole ed a quelle che desiderano personalizzare la loro auto al massimo, quasi come fosse un qualsiasi accessorio. Badate bene, la nuova Adam non è un’auto solo da feminucce o, per lo meno, a me non ha dato questa apparenza, vuoi per il nome maschile (è molto raro per un’auto), vuoi per il grande livelli di personalizzazione di cui dicevamo prima.
Ad ogni modo, sta di fatto che Opel ha deciso di mostrare per la prima volta in Italia la sua Adam in pompa magna, prendendo lo stand
più grande del Motor Show di Bologna attualmente in corso, quello subito dopo l’entrata che, da qualche anno, era riservato esclusivamente al Gruppo Volkswagen. Quindi, appena si entra alla kermesse bolognese, non si può non notare la nuova Adam.
Naturalmente, la prima cosa che noti è la carrozzeria: il nostro sguardo si perde sulle linee a “tutto tondo”, trovando alcuni sprazzi di originalità ed altre parti che ci hanno fatto pensare “questo l’ho già visto da qualche parte”. Il family-feeling con il resto della famiglia Opel è rispettato solo in parte: all’anteriore, i gruppi ottici sono simili a quelli di Astra e compagnia bella, ed anch’essi inglobano le luci diurne a led nella loro parte superiore.
Invece, nella zona posteriore, nonostante la forma dei gruppi ottici molto simile a quelli dell’Astra GTC, ha un non so che di linee retrò, forse a causa delle vistose luci di fendinebbia e retromarcia inclusi nel paraurti. L’aspetto retrò continua anche nella vista laterale a causa dell’originale collocazione che i designer della casa tedesca hanno trovato per il nome “Adam“: proprio sul terzo montante, facendolo così sembrare volontariamente staccato dal resto della vettura. In più, nel punto dove il finestrino posteriore va a congiungersi con il portellone del baule, parte una cornice cromata, che a me personalmente ricorda le auto di una volta. Magari mi sbaglio, ma a me le ricorda. Ecco una foto per farvi vedere di cosa sto parlando:
L’effetto nostalgico, invece, sparisce completamente all’interno dell’abitacolo, grazie all’adozione di materiali moderni e piacevoli al tatto. In più, i progettisti devono aver curato anche il colpo d’occhio: infatti, la plancia presenta un insieme di colori davvero piacevole. La stessa è poi dominata dall’ampio schermo touch-screen del nuovo sistema Intellilink (qualcosa che davvero manca a tutte le concorrenti e che attirerà fiorde di appassionati d’auto e di tecnologia). Questo nuovo sistema multimediale è in grado di comunicare con smartphone Android e Apple iOS e con le loro applicazioni tramite connessione USB o Bluetooth. L’Intellilink è in grado di riportare tutto il contenuto del nostro smartphone direttamente sullo schermo da 7 pollici, sul quale in futuro sarà possibile utilizzare sempre più app compatibili. Gli interni, per quanto riguarda la linea, ci sembrano una sorta di mix tra una DS3 e una 500.
Infine, i particolari. Si, perché come su ogni altra cosa, anche sulla nuova Opel Adam contano, sia nell’abitacolo che all’esterno. Come dicevamo all’inizio di questo articolo il livello di personalizzazione della vettura qui ha forse toccato il suo massimo (ad esclusione delle supercar, chiaramente). L’abitacolo è personalizzabile con davvero tanti colori e diversi materiali mentre, all’esterno, il cliente, oltre a poter scegliere tra i diversi colori della carrozzeria, potrà cambiare a suo piacimento particolari quali il colore del logo della casa sulla griglia anteriore, il colore dei cerchi in lega e le trame ed i colori dei montanti laterali. Tra le Adam esposte al Motor Show di Bologna, abbiamo trovato molto belli questi dettagli:
Infine, da segnalare l’innovativo sistema porta-bici già visto sulle altre Opel, il FlexFix: davvero un’ottima trovata.
La nuova Opel Adam è già ordinabile in tutte le concessionarie. Attualmente, è offerta con due motorizzazioni, entrambe benzina: un 1.2 70 cv ed un 1.4 da 100 cv. I prezzi sono compresi tra 11’750 Euro e 15’250 Euro. Esattamente nella fascia di prezzo della Fiat 500: forse, questo potrebbe essere un grosso azzardo per Opel. Sbaragliare dal podio un’auto come la 500 sarà davvero molto molto dura. Alla classica domanda “la compreresti?” risponderei “ni”. Avendola toccata con mano la prima volta, abbiamo potuto verificare che la qualità c’è, ma l’Adam non è riuscita a far scattare in noi il colpo di fulmine. Forse una prova su strada potrebbe aiutarci a scegliere. Poi, chissà, magari con una versione OPC…