Recentemente, c’è una notizia che è passata un po’ in sordina sui principali siti automobilistici nazionali e stranieri. In occasione del Salone di Sydney terminato qualche settimana fa, Nobuhiro Yamamoto, responsabile per lo sviluppo delle auto sportive del costruttore giapponese, ha anticipato che una nuova RX-7 arriverà nel 2017.
La vettura andrà a sostituire la RX-8 ri-adottando il nome che l’ha resa celebre nel corso degli anni ’90 e, non a caso, debutterà proprio nell’anno del 50° anniversario del motore rotativo Wankel, introdotto
proprio da Mazda nel lontano 1967 con la Cosmo Sport 110S. Di conseguenza, ci appare chiaro che la prossima RX-7 avrà un motore rotativo. Un paio di cose, comunque, ancora non sono chiare: in primo luogo, Yamamoto non ci ha detto se la vettura sarà aspirata o turbo ed in più non è ancora sicuro che la casa giapponese riesca a ridurre in modo considerevole i consumi decisamente alti del motore Wankel, in modo da essere ancora più competitiva nei confronti della concorrenza.
Tuttavia, le potenzialità ci sono tutte: il propulsore che sarà montato sulla nuova RX-7 è il 16X, motore che ancora non ha debuttato su nessuna vettura in produzione ed ancora in via di sviluppo. La cilindrata dovrebbe essere di 1.6 litri, mentre i cavalli raggiungeranno quota 300 cv ed in più sarà in grado di rispettare la normativa Euro 6 per quanto riguarda le emissioni.
Inoltre, Yamamoto ha anticipato che una delle caratteristiche fondamentali della sua prossima sportiva sarà la leggerezza che sarà garantita anche grazie all’utilizzo della nuova piattaforma della futura MX-5 (quella sviluppata in collaborazione con Alfa Romeo) con passo leggermente allungato. Il peso dovrebbe essere molto vicino ai 1’200 Kg, guarda caso molto vicino a quello della coppia Toyota GT86–Subaru BRZ. Il prezzo, però, sarà leggermente più elevato rispetto a quest’ultime, dato che, secondo Yamamoto, la futura RX-7 sarà “un po’ più costosa della Nissan 370Z“.