Qualche giorno fa, la nota agenzia internazionale Reuters ha riferito che il Gruppo Volkswagen avrebbe intenzione di allargarsi ulteriormente nei prossimi mesi. Infatti, il colosso di Wolfsburg, non pago della recente acquisizione di Ducati tramite Audi, avrebbe presentato un’offerta per la malese Proton, attuale proprietaria del brand Lotus, esattamente cinque anni dopo il fallimento delle trattative tra i tedeschi e la stessa Proton per un accordo commerciale relativo all’area del sud-est asiatico, sempre in più forte espansione.
L’indiscrezione è stata confermata anche da DRB-Hicom, colosso malese della componentistica per auto che ha acquisito il 42.7% di Proton lo
scorso anno: i vertici della DRB, infatti, hanno comunicato di aver recentemente ricevuto un’offerta di circa 1.3 miliardi di Euro per l’acquisto di Lotus da parte di una società straniera del quale non è stato fatto il nome. In più, la stessa società sarebbe disposta ad accollarsi gli immensi debiti della casa inglese, che attualmente ammonterebbero a circa 260 milioni di Euro.
Tuttavia, la società malese ha già ammesso di aver rifiutato categoricamente l’offerta, dicendosi convinti di aver un vero e proprio business-plan completamente dedicato a Lotus. “Se avessimo venduto Lotus senza nemmeno provare a rilanciarla, avremo già i nostri azionisti alle calcagna”, ha ammesso un portavoce di DRB.
Nonostante il rifiuto dell’offerta, Volkswagen potrebbe puntare ad acquistare la maggior parte di Proton, arrivando così attraverso un’altra strada al marchio sportivo inglese. Quello che interessa a noi, come a tutti gli appassionati di mezzo mondo, è che Lotus possa tornare a splendere proprio come un tempo (la stessa storia, se vogliamo, vale anche per Alfa Romeo…)