Come saprete, a fine 2011 è terminata la produzione dell’Alfa Romeo 159, vettura ancora oggi decisamente appagante sotto il punto di vista estetico, mentre purtroppo non è possibile affermare la stessa cosa sotto il piano meccanico. Attualmente, quindi, la gamma Alfa Romeo conta solo due modelli in listino: per quanto possono essere ottimi, sono veramente pochi per un brand che vanta un tradizione come quello del biscione.
Le prime novità, comunque, arriveranno solo nella seconda metà del 2013, mentre nei primi mesi del 2014 è pronta a debuttare la nuova Giulia, erede della 159 di cui parlavamo poco sopra. Stando alle informazioni raccolte negli ultimi mesi, gli oltre
due anni di ritardo sarebbero principalmente dovuti alle bocciature di Marchionne, che non ha ritenuto valide diverse proposte di stile. Ora, però, il numero uno di Fiat-Chrysler e i designer del biscione sembrano aver raggiunto un giusto compromesso, progettando un’auto che, come dice lo stesso Marchionne, lo spirito delle Alfa Romeo del passato, vetture soprattutto famose per tre cose: guida, motore e linea.
La futura Giulia sarà realizzata in uno stabilimento nord-americano (ancora da definire) partendo da una versione modificata della piattaforma C-Wide, la stessa di Giulietta e Dodge Dart. Tuttavia, la berlina italiana verrà modificata soprattutto nei componenti: quasi sicuramente, le sospensioni anteriori saranno riviste, mentre al posteriore farà il suo debutto un nuovo schema sospensivo. In più, il telaio sarà realizzato con alcune parti in alluminio, garantendo così maggiore leggerezza soprattutto rispetto alla 159, nata, purtroppo, in un periodo sbagliato (quello del matrimonio tra General Motors e Fiat).
Gli appassionati rimarranno forse delusi dal fatto che la Giulia sarà proposta con la trazione anteriore ma, ad ogni modo, sulle versioni più prestazionali, tutta la potenza verrà scaricata a terra tramite la trazione integrale. Molto positivo è anche il fatto che saranno sviluppate motorizzazioni ad hoc per questa vettura in collaborazione con Maserati. L’ottimo 1’750 TBi sarà declinato nelle potenze di 200, 250 e 300 cv, mentre per il mercato americano saranno disponibili anche i V6 Pentastar di origine Chrysler con cilindrate comprese tra i 3.2 e 3.6 litri.
Naturalmente, sul mercato europeo la Giulia sarò proposta anche con motorizzazioni diesel, a partire dai quattro cilindri 1.6 e 2.0 Multijet e proseguendo poi con il nuovo 3.0 V6 della VM, che potrà essere declinato anche nelle potenze di 2.8 e 2.5 litri. In abbinamento a tutti i motori, sarà possibile scegliere un cambio manuale a sei innesti, un 9 rapporti automatico ZF o un sette marce automatico a doppia frizione.
Insomma, inutile dire che la nuova Alfa Romeo Giulia è molto attesa (soprattutto dagli appassionati del biscione) ma, comunque, è davvero troppo tempo che si parla di rilancio per questo glorioso marchio. E’ sicuramente ora che tutte queste parole si tramutino in realtà, speriamo solo che questa sia la volta buona…