Solo a fino a qualche anno fa, al di fuori dei confini giapponesi, quasi nessuno conosceva la Mitsuoka. Questa piccola realtà – nata inizialmente come costruttore di pullman – grazie alla passione del suo fondatore ha pian piano cambiato il suo business, arrivando dov’è ora. Cosa fa quindi la Mitsuoka? Partendo dalla base meccanica di vetture prodotte nel Sol Levante – Nissan Micra o Mazda MX-5 per citarne due – realizza vetture che – almeno nel design – ricordano fortemente le auto inglesi degli anni ’50 e ‘60.
Nell’ultimo periodo, con non poche difficoltà, Mitsuoka è riuscita a farsi conoscere anche al di fuori del Giappone, riuscendo ad arrivare anche in Europa: solo qualche mese fa, infatti, un primo piccolo numero di vetture è stato esportato nel Regno Unito, dove la casa può fare affidamento su un altrettanto piccolo numero di concessionari. Non so se la Mitsuoka arriverà mai in Italia, ma qualora ci riuscisse (come spero), avendone le possibilità mi fionderei immediatamente ad acquistare una Roadster.
Anche se le forme della sua carrozzeria fanno pensare a tutt’altro, la Roadster è stata realizzata partendo dalla base meccanica di una Mazda MX-5 di precedente generazione. Proprio in questi giorni, in occasione del London Motor Show, Mitsuoka ha presentato una nuova versione della sua due posti, il cui obiettivo è essere più vicino ai gusti dei clienti inglesi: con la Brooklands, la piccola casa giapponese ha cercato di migliorare le finiture della MX-5, includendo all’interno dell’abitacolo pelle chiara di miglior fattura, cuciture verdi a contrasto e – all’esterno – cerchi in lega realizzati a mano (almeno stando a quanto dichiarato dalla casa).
Per il resto, invece, tutto rimane uguale alla MX-5 dalla quale questa Roadster ha preso vita, spinta da un 2.0 litri 4 cilindri da 158 cavalli. Forse non proprio eccezionale, visto che il prezzo di partenza di questa Roadster è di circa 70.000 euro. Ma chi acquisterebbe una Mitsuoka per andare in pista?