Range Rover ha deciso di puntare molto sul suo ultimo spot televisivo, dedicato all’Evoque: il costruttore inglese ha infatti ingaggiato Vince Squibb – regista di fama internazionale che ha collaborato con alcune delle più importanti multinazionali – e Bruno Delbonnel, direttore della fotografia che ha preso parti in importanti produzioni cinematografiche come “Harry Potter” o “Il favoloso mondo di Amelie”.
Va poi a chiudere il cerchio la location, una delle
principali vie di Torino. Con queste premesse, è chiaro che lo spot ha tutte le carte in regola per riscuotere successo e per rinfrescare l’immagine dell’Evoque. Tuttavia, ha ricevuto delle critiche che – francamente – davvero in pochi si aspettavano. Critiche quasi ridicole, oserei dire. Ma di che critiche si tratta? Prima di parlarvene, date un’occhiata alla pubblicità in questione:
Tranquilli, anche voi come noi non ci avrete visto nulla di male, anzi, magari l’avrete trovato anche originale e simpatico. Ma non tutti – chissà poi perché – la pensano così. “Repubblica“ ha infatti riportato alcuni commenti della pagina Facebook ‘Trasporti pubblici Torino’, dove lo spot della Range Rover ha causato qualche malumore di troppo. Un certo Pierluigi, manovratore di tram professionista, ha scritto:
“A me non sta bene passare per un frescone che sbava per un suv, che nella realtà del traffico spesso ci ostacolano con manovre azzardate”
Questo manovratore incazzato ha poi allegato al suo commento foto dove un suv parcheggiato male ostacolava il passaggio di un tram, raccogliendo non pochi consensi. Polemiche sterili, a cui, molto probabilmente, ho contribuito a dare visibilità anche io con questo mio articolo. Ad ogni modo, mi chiedo come mai un quotidiano di rilevanza nazionale come “Repubblica” abbia deciso di dare risalto ad una polemica del genere. Vabbé che a pensare male si fa sempre bene, ma vogliamo scommettere che se la protagonista dello spot non fosse stata una suv tutte queste critiche non ci sarebbero state?
Successivamente, ha deciso di intervenire sull’argomento anche la diretta interessata, Land Rover Italia. In un suo comunicato, la sede italiana della casa inglese ha risposto al quotidiano, spiegando che lo spot è una “chiara caricatura del mondo” e che proprio per questo “non è pensabile che un tramviere professionista guidi un tram in tale modo ed allo stesso tempo non è pensabile che i passeggeri non ne si lamentano”.
A questo punto, spero solo che la critica presente su “Repubblica” non esca dai nostri confini nazionali, evitando così che questo sia interpretato come il pensiero dell’italiano medio. Se tutti i manovratori si comportassero in questo modo non appena avvistano una bella auto, sarebbe un po’ come pensare che esistono donne che si svestono mettendosi il profumo (spot J’adore) o che esistono barche a vela in grado di girare su strada (spot Q8). Di conseguenza, complimenti a Land Rover, uno spot davvero originale e divertente.