Lo so che molti di voi (me compreso) sarebbero disposti a correre un’intera stagione di Formula Uno senza ricevere alcun stipendio. Tuttavia, sapete meglio di me che al centro della Formula Uno non c’è più la passione, ma i soldi. Così, in questi giorni è scoppiato il caso Kimi Raikkonen: il pilota della Lotus, infatti, a causa delle numerose divergenze con il team di Hethel, ha riferito pubblicamente di non aver ancora recepito lo stipendio di 8 milioni di Euro messo nero su bianco all’inizio della stagione dal team inglese.
Tuttavia, i problemi finanziari di Lotus non sono
e non erano un segreto. In più, la mancanza di uno sponsor di rilievo sulla carrozzeria della monoposto va a complicare ulteriormente le cose. Per ora, il costruttore britannico ha fatto sapere che ha deciso per prima cosa di pagare tutti i suoi dipendenti che attualmente lavorano presso il quartier generale di Enstone, in quanto Raikkonen “non ha immediatamente di essere remunerato”. Insomma, un modo elegante per dire che il finlandese ha già abbastanza soldi per non morire di fame.
Su questo ci troviamo d’accordo con il team, anche se ritengo legittimo che il pilota che ha aiutato il team ad ottenere risultati che pochi si immaginavano al momento del debutto sia arrabbiato per non aver ricevuto ancora un Euro. Così, nei prossimi giorni Raikkonen deciderà se correre ugualmente le ultime due gare del campionato. A questo punto però, Lotus come farà a sviluppare una vettura competitiva per il prossimo anno avendo risorse così limitate?