Se mi chiedessero di descrivere con un solo aggettivo il design della Citroen degli ultimi anni, lo definirei “stravagante“. O forse anche “coraggioso“. Si, forse meglio coraggioso, in quanto il design della casa francese era (ed è) un design di rottura, che piace o non piace. Tuttavia, il direttore del design Alexandre Malval, ha ammesso però che le future auto del “double chevron“ saranno diverse ed in un certo senso dovranno osare di meno.
Infatti, secondo Malval, l’originale design della storica DS o della meravigliosa 2 CV per il periodo storico in cui queste auto furono proposte, quando il mercato di riferimento era principalmente quello europeo e dove i gusti
erano più o meno omogenei nei vari Paesi. Oggi, purtroppo per noi, l’Europa non è più al centro dell’attenzione di chi costruisce automobili a causa della situazione disastrosa del suo mercato. Perciò, è chiaro che le case guardano a molte migliaia di chilometri di distanza: in particolare, Citroen guarda verso est.
Infatti, durante la sua intervista al magazine “Autocar“, Malval ci ha anticipato che la casa d’Oltralpe presterà sempre più attenzione al mercato cinese ed ai mercati di altri Paesi asiatici, mercati che, secondo il capo del design, “seguono molto la moda, ma la moda può cambiare molto velocemente e noi dovremo essere pronti a questi continui cambiamenti”. Di conseguenza, anche in Europa ci dovremmo adattare ad un design sempre più globale, ad un auto che possa piacere ad un cinese come ad un coreano, ad un tedesco come ad un brasiliano. Ahimè, sono lontani i tempi in cui i costruttori extra-europei si dovevano adattare ai nostri difficili gusti e standard di qualità. Ora sembra essere diventato il contrario.
Anche se Malval non l’ha detto esplicitamente, da queste parole mi è sembrato di capire che Citroen, per i suoi modelli futuri, probabilmente adotterà un design sobrio come quello di Volkswagen, privo di stravaganze stilistiche e per questo immune alle mode, sempre attuale. Del resto, le vendite della casa tedesca dimostrano chiaramente che questa sembra essere la scelta vincente. Purtroppo, però, queste affermazioni ci hanno messo un po’ di tristezza: personalmente, nel traffico preferisco sempre dare un’occhiata ad una DS4 che ad una Golf grigia metalizzata (non me ne vogliano i proprietari…). Ci rimane solo da sperare che non tutte le case automobilistiche intraprendano questa strada, sperando anche in un passo indietro di Citroen. Un po’ di fantasia non ha mai fatto male a nessuno…