Solitamente parliamo di auto, ma questa notizia mi ha incuriosito molto, così ho deciso di condividerla con voi. Come saprete, l’Indonesia è un Paese mussulmano. Tuttavia, l’attuale Presidente ha scelto di non attuare la severa legge islamica, la Sharia. Questo, però, non impedisce che la Sharia possa essere applicata a livello locale.
E’ il caso della provincia di Aceh, dove, per esempio, l’adulterio viene punito con la morte tramite lapidazione. Inoltre, sempre in questa provincia, agli uomini vengono vietati i pantaloncini corti, mentre le donne non possono
indossare pantaloni stretti o jeans. La ragione? In entrambi i casi, questo genere di abbigliamento viene considerato come impuro ed in grado di offendere. Negli ultimi tempi, però, alcune donne si sono ribellate a questa legge, in quanto la lunga gonna gli rende praticamente impossibile salire come passeggero a bordo di una moto o di uno scooter.
Così, Suaidi Yahya, sindaco di Lhokseumawe, cittadina nella provincia di Aceh, ha risolto il problema imponendo alle donne di non montare a cavallo del due ruote del marito, ma sedute su un fianco, in modo da non “danneggiare l’altrui moralità“. Cosa curiosa, questa legge di applica solo a coloro che professano la fede mussulmana. La vicenda ha attirato l’attenzione anche di alcuni attivisti islamici del luogo, che si sono stranamente dichiarati contrari alla legge. “Il modo in cui si va in moto non può essere regolato dalla Sharia“,hanno tuonato su Twitter. Del resto, come dargli torto? Secondo il sindaco è meglio far rischiare la vita alle donne che scoprire le loro gambe…