Lo so, forse il titolo di questo articolo è un po’ una forzatura: per il momento, penso proprio che nessuno vada a fare la sua spesa settimanale a bordo di una tipica auto da trackday. Comunque, questo è uno delle tante cose che si augura per il futuro la Radical, piccola azienda britannica che da sempre realizza, praticamente in modo artigianale, piccole furie tutte votate alla pista.
L’ultima creazione di questa factory britannica è denominata Extreme Coupè che, come potete vedere dalle prime immagini della vettura, è anch’essa una vettura votata anima
e corpo all’utilizzo su pista. Ad ogni modo, Radical, con questo modello, si aspetta di attirare più clientela del passato, in quanto, a detta della casa d’Oltremanica, esso potrà essere utilizzato per “trackdays and race weekends” (fin qui nulla di strano) “or for road trips”, cioè per viaggi stradali.
Per la religione del contenimento del peso, Radical ha previsto solamente alcuni accorgimenti per quello svitato che intende farsi un bel viaggetto sul questa divertente Extreme Coupè: nell’equipaggiamento di serie sono comprese porte ad ala di gabbiano (fin’ora nessuna Radical ha mai avuto le porte, e non sto scherzando), l’aria condizionata, il servosterzo, il parabrezza riscaldato ed i sedili sportivi Corbeau con cinture di sicurezza a sei punti. E scordatevi il bagagliaio: quello che decidete di portarvi via per il weekend, dovete averlo già addosso.
Chiaramente, anche la meccanica della Extreme Coupè è sviluppata per la pista: la vettura è equipaggiata con un Ford V6 da 3.7 litri in grado di erogare 385 cv e 435 Nm di coppia. Se si tiene conto che questa Radical pesa solo 900 Kg, il rapporto peso/potenza raggiunge la strabiliante quota di 428 cv/tonnellata. Decisamente non adatta per un neo patentato. Lo scatto da 0 a 100 Km/h avviene in 2.8 secondi, mentre la velocità di punta è di 282 Km/h. Va a completare l’opera il cambio automatico a sei rapporti Quaife con paddles al volante.
Per ora, Radical ha ottenuto l’omologazione della Extreme Coupè solo nel Regno Unito, mentre è attesa tra breve quella per l’Europa Continentale. Chissà, magari la prossima estate vedremo qualcuno arrivare al mare a bordo di un di questi missili con un ombrellone legato sul cofano posteriore…Lo spero proprio!