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In occasione del Salone di Parigi attualmente in corso, Volkswagen ha presentato la settima generazione della sua best-seller, la Golf. Sotto il profilo estetico, la nuova generazione della segmento C tedesca rimane del tutto simile alla vettura che va a sostituire, dando così una continuazione a quello stile sobrio che sembra tanto piacere al pubblico del Vecchio Continente.
Il design, quindi, appare sempre ben proporzionato e molto vicino a quello che è l’ultimo family-feeling Volkswagen. Nuovi sono
i gruppi ottici anteriori, che adesso sono molto più grandi rispetto alla piccola griglia anteriore, delimitata nella zona inferiore da un listello cromato che, in caso di fari allo xeno, proseguirà all’interno degli stessi. Inoltre, l’aspetto famigliare continua nella zona posteriore: qui, i fanali adottando una forma molto simile a quella della Golf 5, mentre al centro del portellone campeggia ancora una volta il grande simbolo della Volkswagen.
Se l’estetica non cambia, sotto la sua carrozzeria la nuova Golf è stata completamente rinnovata, dato che ora è realizzata partendo dalla nuova piattaforma modulare del Gruppo Volkswagen, denominata MQB, che ha già fatto il suo debutto con le nuove Audi A3 e Seat Leon. Grazie all’adozione del pianale MQB, il peso complessivo si riduce di circa 100 Kg, andando tutto a vantaggio dei consumi.
Per quanto riguarda i propulsori a benzina, saranno offerti solo TSI sovralimentati ad iniezione diretta a quattro cilindri, con potenze comprese tra 85 e 140 cv (senza tener conto della futura GTI, che arriverà a quota 210 cv). Anche la gamma dei motori diesel sarà composta da unità tutte sovralimentate, tutte a quattro cilindri con iniezione diretta, ma con potenze che andranno da 105 a 150 cv. Una volta sul mercato, la nuova Volkswagen Golf sarà venduta ancora una volta nelle consuete tre versioni, denominate Trendline, Comfortline e Highline.
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