Sergio Marchionne: notizie sulla Giulia, Kubang e gli stabilimenti italiani

In ogni salone dell’auto che si rispetti, tra tutti gli amministratori delegati delle case automobilistiche, Sergio Marchionne è sempre quello accerchiato dal più alto numero di giornalisti. Forse perché è uno dei più stravaganti, ma forse anche perché quando dichiara qualcosa, queste dichiarazioni sono veramente importanti. L’ultimo caso in ordine di tempo è il Salone di Ginevra, dove il gruppo Fiat-Chrysler ha organizzato un incontro tra il manager italo-canadese e la stampa.

In primo luogo, Marchionne ha chiarito la situazione delle fabbriche italiane, precisando che “per Pomigliano è stata presa una decisione, mentre
Mirafiori dal prossimo anno ripartirà con almeno un modello Fiat ed uno Jeep. Tutti gli altri impianti hanno già prodotti in linea che verranno rinnovati. Non c’è alcuna minaccia”. Sulla data di presentazione della nuova Punto, Marchionne non si è sbilanciato, dicendo solo che “l’importante è creare un prodotto competitivo”. Da ciò si deduce che l’amministratore delegato è ancora alla ricerca di alleati per il segmento B, in modo da contenere notevolmente i costi, dato che “tutti i concorrenti in questo segmento stanno perdendo denaro, anche Volkswagen ha margini di guadagno minimi sulle piccole”.


Inoltre, Marchionne si è espresso anche in merito al gruppo Hyundai-Kia, dicendo che “da questo gruppo c’è solo da imparare”, ammettendo così di ammirarlo, come aveva già fatto nelle scorse settimane anche Martin Wikertorn, numero uno di Volkswagen (ci aggiungiamo al gruppo degli ammiratori). Nel corso dell’intervista, si è tornato a parlare di Alfa Romeo dato che, secondo Marchionne, “la produzione di Alfa Oltreoceano sarà sempre più rilevante: abbiamo risolto il problema dell’architettura del segmento D proprio in Usa”. Di conseguenza, si deduce che il progetto della Giulia è finalmente ripartito e che verrà realizzata in uno stabilimento americano su una piattaforma americana.

Infine, la Maserati Kubang, che sarebbe “agli ultimi ritocchi di stile” e la sua produzione partirà ufficialmente l’anno prossimo ma non si chiamerà Kubang.