Anche la Danimarca è entrata nell’olimpo delle supercar con la Zenvo. Per chi non lo conoscesse, il piccolo costruttore è nato nel 2004 a Koge, qualche chilometro a sud di Copenaghen. La prima auto è stata presentata nel 2008, mentre il primo esemplare è uscito dalle “officine” l’anno successivo, nome ST1. Fin da subito, la ST1 ha fatto parlare di se per i suoi numeri.
V8 di origine GM in posizione centrale, compressore volumetrico, 1101 cv di potenza, 0-100 in 3 secondi netti e velocità massima – autolimitata – a 375 Km/h. A causa di alcuni difetti di gioventù, l’auto non ha brillato fin da subito. Celebre è la batosta presa da Top Gear: durante la prova, la supercar danese bruciò la frizione, ebbe un principio di incendio e fece registrare un tempo superiore ad una Focus RS sul giro lanciato in pista. Zenvo criticò duramente il modo con cui è stata provata l’auto, ma questo bastò di certo per convincere fortunati milionari a cercare altre supercar particolari (Koenigsegg, Mazzanti, ecc. ringraziarono).
La Zenvo ST1 prima pochi secondi prima della prova con Jeremy Clarkson |
Successivamente, l’immagine del marchio fu rilanciata con l’arrivo della 50-S, versione speciale per il mercato americano. Finiture e handling migliorati e potenza salita a 1.250 cv (per 1.200 kg di peso complessivo), convinsero qualche statunitense a staccare l’assegno da oltre 1 milione di euro. Recentemente – in occasione dell’ultimo Salone di Ginevra – la Zenvo è tornata a far parlare di se con la TSR-S, altra versione speciale su base ST1.
Zenvo S-60 |
Qui, la cilindrata del motore passa da 7 litri a 5.8, mentre i cavalli diventano 1177. Impressionante poi lo scatto 0-200, che avviene in soli 6.8 secondi. Prestazioni a parte, la cosa che più attira l’attenzione sulla Zenvo TSR-S è l’immensa ala posteriore attiva. Abbiamo visto aerodinamica attiva su Lamborghini, Ferrari, Pagani e McLaren, ma mai nulla di così grosso.
Zenvo TSR-R e la sua ala |
Il video qui sotto ci mostra il debutto in pista della TSR-S: in curva, addirittura sembra che qualcosa si stia per rompere.