Ferrari: come team principal un ex dirigente di Philip Morris

E’ stato un anno difficile per Ferrari in Formula Uno. Lo so, probabilmente è la milionesima volta che leggete una frase come questa, ma oggi, per fortuna, non voglio soffermarmi a parlare della deludente stagione che si è appena conclusa, ma dell’ultimo capitolo della piccola rivoluzione che Sergio Marchionne sta portando all’interno della casa di Maranello

Ora che il campionato è finito, si è deciso di dire “grazie ed arrivederci” a Marco Mattiacci, team

principal che aveva preso il posto di un dimissionario Domenicali qualche mese fa. Al suo posto, entra Maurizio Arrivabene che, in più, si occuperà anche di gestire il programma Corse Clienti e Challenge. La cosa curiosa è che Arrivabene non ha alcuna esperienza nel mondo dell’automotive. O, perlomeno, non ce l’ha in modo diretto.

Dal 1997, infatti, Arrivabene lavorava per il colosso del tabacco Philip Morris, per il quale era responsabile marketing del marchio Marlboro, storico sponsor del team Ferrari fino al 2010, anno in cui la FIA vietò alle industrie del tabacco di effettuare ogni tipo di sponsorizzazione. “Abbiamo deciso di nominare Arrivabene perché, in questo momento storico per la Scuderia e per la Formula Uno, abbiamo bisogno di una persona con una conoscenza approfondita non solo della Ferrari, ma anche dei meccanismi e delle esigenze di questo sport”, ha detto Sergio Marchionne.

E di “meccanismi ed esigenze”, Arrivabene ne dovrebbe sapere molto, dato che è anche membro della Commissione F1. Fatto che ci fa riflettere su quanto – ancora oggi – l’industria del tabacco riesce ad influire su alcune dinamiche pur restandone – apparentemente – all’esterno.

Per il momento, dopo la gara di Abu Dhabi, Kimi Raikkonen e Raffaele Marciello (giovane reclutato all’interno del programma Ferrari Driver Academy) si stanno alternando alla guida della monoposto del 2014 leggermente modificata. Sfortunatamente per i fotografi ed i giornalisti presenti sul circuito di Yas Marina, Sebastian Vettel è ancora sotto contratto con Red Bull e, di conseguenza, si è visto impossibilitato a fare un primo giro sulla rossa.