Sono sempre stato contrario al bollo, un’imposta senza alcun senso apparente che fa uscire – o dovrebbe far uscire – dalle tasche di milioni di automobilisti italiani centinaia di Euro per motivi a noi sconosciuti (no, il fatto di possedere un’auto non lo giustifica). A prescindere da ciò, il bollo aumenterà nuovamente a partire dal 2015, almeno stando a quanto stabilito da un disegno di legge del Governo Renzi.
Il disegno in questione cambia regole e in materia
di bollo auto passa la palla alle regioni, le quali potranno prevedere rincari fino ad un massimo del 12%. Inoltre, sarà completamente abolito il superbollo: il provvedimento non ha infatti portato all’introiti sperati al momento della sua introduzione, effettuata dall’ultimo Governo Berlusconi e poi perfezionata dal successivo Governo Monti. L’incasso previsto era di 170 milioni di Euro, ma quello effettivo è stato di “appena” di 60 ed il mercato delle auto “potenti” è letteralmente crollato.
In più, all’interno dello stesso provvedimento è contenuta la regola destinata a far cambiare l’IPT: la famosa imposta provinciale di trascrizione cambia nome, diventa IRI e sarà un’imposta non più provinciale ma regionale. Riassumendo quindi, un’altra mazzata per noi automobilisti: si vede che non erano di per se sufficienti le numerose accise sui carburanti, inventate in modo costante e mai cancellate. Eppure la guerra d’Abissinia mi sembra che sia finita da un pezzo!