E’ ufficiale: Adrian Newey ha resistito alle lusinghe della Ferrari ed ha firmato un nuovo contratto biennale con Red Bull. Ad ogni modo, quello che ci incuriosisce è l’oggetto del contratto firmato dall’ingegnere britannico: Newey resterà a capo dello sviluppo delle Formula Uno per le prossime stagioni, ma contemporaneamente sarà anche a capo della Red Bull Technologies (ne avevamo parlato qui).
Questo dettaglio ha destato molto interesse tra gli
addetti al settore. Infatti, già in molti non vedono più come remota la possibilità che Red Bull realizzi una versione di serie della X2014, vettura supersportiva che creò appositamente per il noto videogame Gran Turismo. Ora, bisogna ricordarsi che il marchio austriaco, oltre ad avere un dipartimento “technology projects” può anche vantare una partnership tecnica con Infiniti.
Da qui, il passo è corto: Newey e Red Bull potrebbero attingere all’immensa banca organi di Nissan per trovarsi direttamente in casa trasmissione e motore adatti a quella che sarebbe la prima vettura stradale di Red Bull. In più, l’ipotesi di una vettura stradale firmata Red Bull è sostenuta anche dalle parole di Chris Horner, numero uno del team Red Bull Racing. Horner ha infatti dichiarato ad “Autocar” che “Red Bull era conosciuta solo come qualcuno che vendeva energy drink, mentre ora è riconosciuta anche come un team di ingegneri. Per noi, essere coinvolti nello sviluppo di un’auto da strada, consiste in un’evoluzione naturale”.
Queste parole sono state prese da un’intervista concessa nel 2012, ma lette alla luce degli ultimi avvenimenti, non potrebbero essere più attuali di adesso. La prima vettura stradale di Red Bull potrebbe essere più vicina di quanto si pensi. Del resto, non sarebbe la prima volta che avviene una cosa del genere: come dimenticarsi il binomio Gordon Murray – McLaren F1?