Attualmente, solo due costruttori giapponesi, Honda e Suzuki, realizzano veicoli a due e quattro ruote. Presto, però, potrebbe aggiungersene un terzo. Questo terzo sarà Yamaha che, dopo la presentazione della Motiv.e al Salone di Tokyo, sembra averci preso gusto. Ovviamente non c’è ancora nulla di ufficiale, ma le ricostruzioni apparse in rete proprio in questi giorni fanno ben sperare.
Come è possibile vedere da questi disegni
pubblicate dal sito inglese “Autocar”, Yamaha ha in mente una vera e propria gamma di veicoli di piccole dimensioni, compresa anche una sportiva molto interessante. Tutti questi progetti (per ora solo sulla carta) hanno una cosa in comune: la tecnologia iStream, progettata da Gordon Murray, quello che ha tirato fuori dal suo cilindro una certa McLaren F1 a metà anni ’90.
Il direttore generale del settore innovazione di Yamaha, Masato Suzuki (si, neanche a farlo apposta), ha affermato che la tecnologia messa a punto da Murray può essere adottata da diverse tipologie di vetture senza significativi costi aggiuntivi.
Ora, lo stesso Suzuki ha ammesso che i vertici di Yamaha decideranno sulla messa in produzione della Motiv.e solo una volta concluso il Salone di Tokyo attualmente in corso. In caso di una buona opinione dal parte del pubblico, la Motiv.e sarà presto una realtà. In caso di riscontro positivo, quindi, la casa giapponese “considererà tutti gli altri tipi di carrozzeria possibili”, ha precisato Suzuki.
Per ora, quello che Yamaha non vuole fare è entrare nel mercato con un’auto uguale alle altre, anche perché “le quattro ruote sono una grande possibilità per la casa”, ha terminato il manager del Sol Levante. Speriamo che una decisione venga presa al più presto, perché la spider qui sopra, ad esempio, sembra essere davvero ottima.