La Fisker Karma è un’auto decisamente troppo bella per meritare di essere sepolta per sempre tra le tante vittime che questa crisi del mondo automobilistico sta mietendo tra i piccoli e medi costruttori. La Karma, poi, ha avuto anche il merito di far amare per la prima volta un’auto ibrida e dall’anima decisamente ecologica a chi questa tipologia di auto proprio non la sopporta. Purtroppo però, nonostante il grande apprezzamento da parte di pubblico e critica, da qualche mese la Fisker si trova in serie difficoltà economiche.
Difficoltà sorte soprattutto a seguito del fallimento dell’azienda che produceva le batterie della Karma, fallimento che ha obbligato Fisker a bloccare la produzione
in cerca di un nuovo fornitore. La casa californiana, avrebbe quindi bisogno ora come non mai di un nuovo investitore: nelle scorse settimane sono stati fatti nomi delle solite semi sconosciute case costruttrici cinesi, ma proprio ultimamente sembra essere spuntata praticamente dal nulla l’offerta di una società tedesca, denominata Fritz Nois AG.
Infatti, stando a quanto riportato dal magazine “Auto Bild”, i teutonici avrebbero offerto circa 20 milioni di Euro per rilevare l’intera azienda. Successivamente, le intenzioni di Fritz Nois AG sarebbero quelle di spostare la produzione della Karma dalla Finlandia (dove è concentrata attualmente) agli Stati Uniti, anche se la sede dell’eventuale stabilimento rimane tutt’ora un mistero.
L’offerta di 20 milioni di € può sembrare ridicola rispetto all’oltre 1 miliardo che Fisker ha perso fin’ora nei suoi pochi anni di attività, ma almeno sarebbe un nuovo inizio per l’innovativo costruttore americano e, come dicevo all’inizio, un’eventuale accordo farebbe piacere anche a noi, dato che la Karma è decisamente troppo bella per sparire dal mercato. Infine, per una volta non ci sono di mezzo investitori asiatici. Cosa volete di più?