Se nel mondo delle supecar esiste un’auto a cui sono veramente affezionato, questa è la Pagani Zonda. Una vettura costruita praticamente a mano e progettata con tanta tanta passione in un piccolo stabilimento disperso nelle campagne dell’Emilia che è riuscita a dare filo da torcere anche a supercar ben più blasonate. Ora, come saprete, c’è il nuovo modello, la meravigliosa Huayra.
Però, Horacio Pagani ha deciso di mantenere in vita ancora per un po’ la Zonda, deliziandoci la vista con questa magnifica Zonda Revolucion, versione che porrà la
parola fine sulla grande carriera di questa vettura, coronata qualche mese fa con il record al Nurburgring della Zonda R. La Zonda Revolucion è realizzata completamente in fibra di carbonio, grazie al quale l’ago della bilancia si ferma ad appena 1’070 Kg. Questa cifra non potrebbe dirvi nulla, ma diventa impressionante sapere che questa Revolucion pesa circa 100 Kg in meno rispetto all’attuale Mazda MX-5.
Il bello, poi, è che sotto il cofano chiaramente non ha lo stesso motore della bella spider giapponese, ma una versione rivista ed aggiornata del noto V12 da 6.0 litri firmato AMG, ora in grado di erogare ben 800 cavalli con una coppia massima di 550 Nm. Da questi dati, nella nostra testa ci è già possibile immaginare quanto possa andare forte questa nuova Zonda Revolucion. Inoltre, è stato rivisto anche il cambio, ora in grado di passare da un rapporto ad un altro in appena 20 millisecondi. Il telaio è in carbonio e titanio, mentre la carrozzeria (come già detto) è in purissima fibra di carbonio.
Gli ingegneri della casa hanno curato anche la parte aerodinamica, includendo nuovi deflettori sia all’anteriore che al posteriore. Inoltre, sull’ala posteriore della Zonda Revolucion troviamo anche un sistema DRS molto simile a quello montato in Formula Uno, sistema che può essere attivato in due differenti modalità attraverso un apposito comando sul volante. Pagani ha già dichiarato che saranno realizzati solo 5 esemplari della sua Zonda Revolucion, ognuna venduto ad un prezzo di circa 2.5 milioni di Euro. Del resto, sognare non costa nulla.