Naturalmente, il protagonista del video di oggi non sono io che distruggo la mia Maserati Quattroporte (primo, purtroppo non ho una Quattroporte, secondo, non mi verrebbe mai in mente di fare una tale pazzia), ma un signore cinese che, a suo parere, non ha ricevuto la giusta assistenza dal rivenditore ufficiale della casa del tridente della sua città, Qingdao.
Stando a quanto raccontato dall’uomo, il concessionario avrebbe aggiustato alcune noie elettroniche di cui soffriva la vettura con dei componenti usati che lui stesso
avrebbe pagato come nuovi. In più, la sua Maserati aveva anche qualche altro piccolo problema che la concessionaria in questione (Furi Group) non è riuscita a risolvere. Così, il protagonista del video, ha ben pensato di prendere in mano un martello e distruggere la sua Quattroporte da 328’000 Euro (questo il prezzo dell’auto in Cina, tasse incluse) come segno di protesta davanti al Salone dell’auto di Qingdao
In particolare, questo genio della protesta ha detto di essersi ispirato ad un altro personaggio – tra l’altro suo concittadino – che qualche mese fa aveva distrutto la sua Lamborghini Gallardo per protestare contro i servizi “non adeguati” ricevuti dalla concessionaria locale (video qui sotto).
Probabilmente, entrambi i signori in questione potranno permettersi decine di altre auto dello stesso genere, ma tra i commenti sui blog stranieri ho avuto modo di leggere di qualcuno che ipotizzava un complotto volto a rilanciare l’immagine dell’industria automobilistica cinese, dimostrando che anche i grandi marchi di pregio sbagliano. A dire la verità, non sembra essere un’ipotesi così folle, dato che trovare due matti che fanno a pezzi la loro auto pagata centinaia di migliaia di Euro solamente perché non hanno ricevuto un servizio non adeguato dalla casa madre non è certo cosa di tutti i giorni. E’ solo un’ipotesi, forse stiamo solo farneticando, o forse no…