Si, lo so, al Salone di Ginevra attualmente in corso sono state presentate diverse novità: la nuova Kia Pro Cee’d GT, la nuova Mercedes CLA, oppure la versione station-wagon della Golf VII, nominata proprio alla kermesse ginevrina auto dell’anno. Eppure, le vere star di questa edizione 2013 dove l’industria dell’auto sembra non conoscere crisi sono tre.
No, all’interno di questo ristretto gruppetto non rientra la splendida Alfa Romeo 4C, novità di certo entusiasmante. Le vere novità sono McLaren P1, Ferrari LaFerrari e Lamborghini Veneno, almeno a nostro parere. Così, abbiamo
deciso di parlare di tutte e tre queste vetture in un solo articolo, evitandovi la fatica di cercare le auto una per una (se di fatica di può parlare…). Prima, però, bisogna fare una precisazione: Lamborghini sapeva da tempo che due tra i suoi principali concorrenti (McLaren e Ferrari appunto) avrebbero presentato due “bombe” al salone svizzero. Così, per non lasciare libero il palcoscenico ai “nemici” di Maranello e di Woking, ha deciso di puntare su qualcosa di sensazionale, sia sotto il punto di vista estetico, sia sotto il punto di vista del prezzo, sia sotto il punto di vista dell’unicità. Questa è la Lamborghini Veneno.
La casa di Sant’Agata Bolognese ha deciso di produrre solamente 3 unità della sua Veneno, tra l’atro già tutte vendute alla strabiliante cifra di circa 3.5 milioni di Euro. E c’è chi si stupiva del prezzo della Bugatti Veyron. Sotto il cofano della Veneno trova posto lo stesso V12 da 6.5 litri della Aventador (vettura che chiaramente ne fornisce la base), ma in questo caso la potenza è stata incrementata a 750 cavalli. A differenza delle altre due stelle di Ginevra, tutti questi puledri sono erogati senza turbo o senza motori elettrici di ogni genere, tutto è rimasto come una volta, e questa cosa ci piace molto. Il peso è di 1’450 Kg e le prestazioni sono da urlo: 0-100 in 2.8 secondi e velocità massima di 355 Km/h.
Dopo mesi e mesi di video e foto spia sulle strade di Maranello, eccola finalmente la Ferrari LaFerrari. Lo so, il nome potrebbe sembrare un po’ banale, ed in effetti lo è. Ma dietro la scelta di questo nome c’è una valida ragione: Montezemolo, infatti, ha spiegato che quando al proprietario di questa vettura domanderanno che Ferrari possiede, lui potrà rispondere “LaFerrari“. Insomma, hanno fatto un favore ai loro clienti. Anche perché LaFerrari rappresenta il massimo della tecnologia oggi in possesso della casa di Maranello, oltre ad essere la prima Ferrari ad essere disegnate interamente in provincia di Modena. In più, questo modello ha molti punti di contatto con la sua acerrima rivale, la McLaren P1.
Inutile dire che entrambe fanno uso di tecnologie direttamente derivate dalla Formula Uno: entrambe hanno un’aerodinamica attiva ed entrambe hanno sistemi per il recupero di energia in frenata. A Woking l’hanno chiamata IPAS (Instant Power Assist System, non è una nuova tassa), mentre a Maranello HY-KERS, ma in entrambi i casi si tratta di un motore elettrico che supporta quello termico. Questo motore elettrico, sulla McLaren ha 179 cv, mentre sulla Ferrari 163. Le analogie non finiscono qui: con il motore termico, la potenza supera i 900 cavalli su tutte e due le auto. Questo è possibile grazie ai 800 cv erogati dal V12 Ferrari ed ai 737 cv spremuti dal 3.8 V8 Biturbo della McLaren. Più precisamente, la potenza totale è di 960 cavalli per l’italiana e di 916 cavalli per l’inglese.
la Ferrari LaFerrari (scusate la ripetizione) verrà prodotta in 499 esemplari (già 7’000 ordini presentati, Montezemolo scegliere personalmente gli acquirenti), mentre per la McLaren P1 sono previsti 375 unità. 1.3 milioni di Euro l’italiana, 1 milione di Euro la rivale d’Oltremanica.
Qual’è la vostra preferita? A me basterebbe una Pagani Huayra blu elettrico di questo video…