Volkswagen: ottimo gennaio, Seat in ripresa

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Mentre per i conti della stragrande maggioranza delle case mondiali non è di certo il periodo migliore, il gruppo Volkswagen non si potrà dire di certo scontento. Infatti, dopo che Suzuki ha dichiarato che in Europa è in perdita da diversi anni, dopo che Peugeot-Citroen ha fatto registrare perdite per 5 miliardi di Euro e dopo che Renault si appresta a presentare i risultati negativi dell’ultimo periodo, Volkswagen sembra vivere in un sogno.

Si, possiamo semplicemente definire l’azienda tedesca come un rullo compressore. Attenzione, non siamo qui a fare inutili elogi a chi non se li merita. Certo, la casa di Wolfsburg non sta
simpatica a molti negli ambienti automobilistici (provate a chiederlo a Marchionne…) ma quando una realtà industriale è capace di ottenere questi risultati nonostante la pesante situazione del mercato bisogna dirlo: nel solo mese di Gennaio, tutti i marchi del gruppo Volkswagen hanno venduto 749’900 unità in tutto il mondo. Un dato impressionante, solo se si pensa che questo numero supera il numero delle auto che sono state vendute in Spagna durante tutto il 2012.

Il trend positivo dei teutonici è stato possibile soprattutto grazie a mercati come quello statunitense e quello cinese (cresciuto da solo del 43% rispetto ad un anno fa), che sono riusciti a compensare il calo ottenuto in Europa (-2,9%). Infine, per la fortuna di Volkswagen, iniziano ad arrivare i primi segni incoraggianti da parte di Seat, forse i primi risultati positivi da quando i tedeschi acquistarono la maggioranza della casa spagnola da Fiat.

La marca di Martorell ha fatto segnare un +19.1% su base annuale, piazzando 25’900 auto, un numero comunque marginale rispetto alle vendite degli altri brand del gruppo. La rinnovata Ibizia, le nuove Toledo e Leon riusciranno a rilanciare il marchio scongiurando la vendita o la chiusura dello stesso come si vociferava tanto tempo fa? Noi lo speriamo per i tanti lavoratori di Seat, anche se, ancora oggi, Seat sembra essere alla ricerca di una sua identità e di un ruolo all’interno del colosso di Wolfsburg da cui dipende totalmente.