Quando lo scorso anno Toyota chiese a BMW il permesse di montare i quattro cilindri diesel tedeschi sotto i cofani delle loro vetture destinate all’Europa, tra i due costruttori dev’essere scattata una scintilla. Infatti, poche ora fa entrambe le case hanno ufficializzato il memorandum d’intesa sottoscritto lo scorso Luglio, memorandum che prevedeva un’ampia collaborazione estesa a più ambiti.
Il primo di questi ambiti riguarda il futuro sviluppo della tecnologia fuel-cell, forse l’unica tecnologia in grado di fornire una valida
alternativa ai derivati del petrolio nel prossimo futuro, per ora molto meglio delle false speranze di cui si nutre oggi l’auto elettrica. Ma che cos’è la tecnologia fuel-cell? Fuel-cell si traduce in italiano con il nome di “pila a combustibile“, cioè un dispositivo che permette di ottenere elettricità attraverso l’idrogeno o addirittura l’ossigeno senza che avvenga una combustione termica. Di conseguenza, l’auto potrà essere rifornita di idrogeno e funzionare ad energia elettrica prodotta all’interno della stessa auto, in questo caso veramente ad emissioni zero (dal tubo di scarico esce semplicemente acqua), a differenza delle elettriche attuali.
Resta comunque il problema dei rifornimenti: l’idrogeno è un materiale molto pericoloso e le stazioni di rifornimento si conteranno sulle dita di una mano in tutto il mondo. Tuttavia, c’è chi ci ha già scommesso, Honda con la sua Clarity. Che non è bella, ma di sicuro è l’auto del futuro. Scusandomi per il dilungarmi sulle fuel-cell, vado ora avanti con gli altri ambiti dell’accordo Toyota-BMW.
Il secondo ambito riguarda i materiali leggeri: giapponesi e tedeschi infatti collaboreranno per lo studio e la sperimentazione di nuovi materiali che contribuiranno a ridurre il peso delle auto. Il terzo ed ultimo ambito dell’accordo riguarda un argomento molto interessante: la realizzazione di una piattaforma comune per modelli sportivi. Questa è la dimostrazione che Toyota non è solo ibrido e Prius (nuova Supra in arrivo?). Toyota e BMW si sono promesse di mettere a disposizione il loro migliore know-how ed i primi frutti di questo accordo si dovrebbero vedere già entro la fine di quest’anno. Attendiamo fiduciosi.