Il gruppo Renault-Nissan è sicuramente il costruttore automobilistico che di più ha creduto nell’auto elettrica come auto del futuro: lo dimostrano le varie Nissan Leaf, Renault Kangoo Z.E., Twizy e Fluence Z.E. Però, nonostante tutti questi sforzi e, soprattutto, nonostante i pesanti investimenti effettuati, la casa francese si è ritenuta ampiamente insoddisfatta delle vendite dei suoi veicoli elettrici.
A dirlo non siamo noi, ma direttamente Stephen Norman, capo del marketing Renault in occasione di un’intervista concessa ad “Autocar“. Stando a quanto detto da Norman, la colpa di questo parziale fallimento sarebbe
da collegare alle campagne pubblicitarie effettuate dal costruttore d’Oltralpe per il lancio dei suoi veicoli. Secondo il manager inglese, il pubblico non avrebbe colto le reali potenzialità delle auto elettriche e spesso addossano a questa tipologia di veicoli problemi che nemmeno hanno.
Come farà quindi Renault ad eliminare quella che, per loro, è completa disinformazione? Con una campagna marketing molto più aggressiva, campagna che avrà inizio in concomitanza con il lancio della Zoe (foto sopra) il prossimo anno. Norman ha riferito che la pubblicità “tenderà a far conoscere la reale autonomia dei veicoli e tutte le loro grandi qualità”. Poi aggiunge: “la gente non comprerà queste auto perché sono silenziose. Tutti noi, nel nostro piccolo, abbiamo bisogno di guidare. La Zoe è veloce ed ha freni molto potenti”. Giusto, signor Norman, la gente ha bisogno di guidare, non di sedersi su un sedile e guidare un frullatore.
Tuttavia, ritengo che il mancato successo delle auto elettriche non sia collegata solo “ad una cattiva campagna di marketing“. Questa potrebbe essere una ragione, ma certamente non è la principale. A parte la Twizy (che poi un’auto proprio non è), le auto elettriche hanno un costo decisamente alto rispetto ad una gemella con normale motore termico. In aggiunta, la limitata autonomia ed i tempi di ricarica ancora troppo lunghi obbligherebbero una famiglia ad acquistare anche un’auto “normale”, aumentando ancora il dispendio di denaro.
E’ vero che su strada ci farebbero risparmiare un sacco di soldi, ma forse ancora oggi non stiamo valutando diversi fattori importanti. Uno di questi è la mancanza di infrastrutture per la ricarica e, cosa non da poco, se oggi la maggior parte dei veicoli fosse elettrico, ci sarebbe sufficiente energia per tutti? Una volta giunte a fine vita, le batterie come si smaltiranno?
Per quanto mi riguarda, l’auto elettrica può aspettare almeno altri 15 anni. Mi dispiace, i tempi non sono maturi. E adesso non fatemi esempi di costruttori che tra qualche anno proporranno auto elettriche. Lo so, ci sono e ci saranno, ma molti di questi lo fanno per star dietro a quella che ormai è diventata più una moda che un business (ne parlavamo qualche giorno fa con l’Audi A2…).