Spyker-Youngman: strane alleanze che fanno resuscitare Saab

Victor Muller, CEO di Spyker e colui che è riuscito ad acquistare Saab da General Motors, oggi torna all’onore delle cronache automobilistiche grazie all’affare che potrebbe sottoscrivere tra qualche giorno con Pang Qingnian, numero uno di Youngman. Come ricorderete, proprio questa azienda cinese tentò per ben due volte a rilevare Saab a fine 2011, non riuscendoci a causa delle resistenze degli ex-proprietari americani.

Ora, l’azienda cinese sarebbe in procinto di sottoscrivere una join-venture con Spyker, join-venture che comporterebbe un investimento di circa 30 milioni di Euro da parte di Youngman. Con questi fondi, la casa asiatica acquisterebbe
il 70% delle azioni del costruttore olandese, con la promessa da parte di quest’ultimo dell’avvio dello sviluppo della tanto vociferata versione di serie del suv Peking to Paris, necessario per la sopravvivenza (almeno per i prossimi anni) di Spyker che dovrebbe essere commercializzato da fine 2014 ad un prezzo molto vicino a 175’000 Euro.

L’accordo, comunque, non termina qui: Youngman, infatti, durante le trattative fallite per l’acquisizione di Saab, acquistò da General Motors la nuova piattaforma della defunta casa svedese, denominata Phoenix. Spyker, quindi, in futuro potrà essere impegnata nella progettazione di una gamma di veicoli a trazione anteriore di fascia premium, la cui produzione potrebbe essere indistintamente collocata in Europa ed in Cina. Tuttavia, la gamma è destinata ad essere abbastanza limitata, in quanto la piattaforma Phoenix è in grado di ospitare solamente motori quattro cilindri, al massimo con piccolo motore elettrico collocato posteriormente.

Che dire, la crisi che in questi anni sta attanagliando il mondo dell’auto ci porta a conoscere probabili alleanze impensabili fino ad un decennio fa. Chi immaginava, infatti, che un costruttore di supercar semi-artigianale come Spyker si potesse alleare con un colosso dell’auto generalista cinese come Youngman? Assolutamente nessuno, ma, ahimè, queste sembrano essere le uniche operazioni possibili per la sopravvivenza di molti marchi al giorno d’oggi. Vedremo cosa verrà fuori da questa alleanza Spyker-Youngman, anche se mi permetto di essere abbastanza scettico.