Lotus: addio ai bei sogni di gloria

Ancora una volta, il Salone di Parigi è una kermesse cruciale per Lotus: infatti, solo due anni or sono, il costruttore inglese presentò nella capitale francese ben 6 differenti concept-car nate dalla matita italiana di Donato Coco, concept che avrebbero poi portato alla nascita di altrettanti modelli nei 5 anni futuri. Ad oggi, però, la situazione è di completo stallo, come dimostra l’assenza di Lotus al Salone di Parigi di quest’anno.

In questo periodo, infatti, il costruttore di Hethel sta passando un momento molto difficile sotto il punto di vista societario: recente. infatti, è l’acquisizione di una fetta molt
o importante di Proton da parte del gruppo di componentistica per auto malese DRB-Hicom, al quale sono seguite interessanti voci su un possibile passaggio di Lotus all’immenso Gruppo Volkswagen (clicca qui per saperne di più). Per ora, comunque, il futuro non sembra affatto roseo.

Dopo il licenziamento di Dany Bahar, l’uomo che aveva pianificato per filo e per segno il rilancio di questo storico marchio, tutti i sogni di gloria sembrano destinati a svanire nel nulla. Non a caso, infatti, nelle 5 vetture inizialmente preventivate (Esprit, Elan, Elite, Eterne ed Ethos) solamente una sembra poter aver un futuro produttivo, andando così ad affiancare la prossima Elise. Nonostante ciò, DRB-Hicom sembra essere interessata (fortunatamente) a dare sostegno alla Lotus, alla quale verserà 150 milioni di Euro entro la fine di quest’anno e 130 milioni di Euro l’anno prossimo.

Concludiamo con una notizia non proprio felice per gli amanti del marchio britannico: oltre allo sviluppo della maggior parte dei modelli, la dirigenza malese ha inoltre rinunciato anche allo sviluppo di un’inedito motore V8 “fatto in casa”, la cui potenza doveva essere di circa 570 cv. Che Lotus sia condannata a rimanere per sempre un’auto fuori dal comune? Altamente probabile