Prima di essere passato all’onor della cronaca come colui che di fatto ha acquistato la ahimè ormai defunta Saab da General Motors, Victor Muller è ed era il numero uno di Spyker. Dopo il fallimento della casa svedese, infatti, l’uomo d’affari olandese non si è dato per vinto, ed ha espresso la volontà di rilanciare il brand Spyker, al giorno d’oggi diventato un marchio fin troppo esclusivo.
Tuttavia, prima rispolverare e poi rilanciare un marchio come Spyker non sarà affatto facile. Nonostante la partecipazione al campionato mondiale di
Formula Uno nel 2007 e 2008, il marchio olandese rimane ancora conosciuto per lo più solo da appassionati del mondo dell’automobile, tra cui noi di Motori24. Muller, quindi, non ha davanti a se un compito facile. Coma procedere quindi?
Presto detto: come ormai moda vuole, anche Spyker avrà il suo suv, suv che nelle linee deriverà direttamente dalla concept-car D8 Peking-to-Paris presentata ormai 6 anni fa. Ad ogni modo, la vettura presentava una linea decisamente innovativa, e forse è andata ad anticipare quello che adesso è il segmento della BMW X6. Muller ha dichiarato che basterebbero circa 25 milioni di Euro per dare via al progetto e che la casa “è attualmente in trattativa con potenziali investitori”.
Ma chi sarebbero questi sconosciuti investitori capaci di dare ancora fiducia a Muller? Per carità, noi di Motori24 non vogliamo definirlo un incapace, anzi, tutt’altro: è stato infatti l’unico europeo che è riuscito a sconfiggere l’agguerrita concorrenza cinese nell’acquisto di una casa importante come Saab la quale, però, è finita come tutti ben sappiamo. E’ chiaro, quindi, che questo fallimento macchi inevitabilmente la vita professionale del manager olandese.
In più, le prospettive di vendita per questo ipotetico suv sono ottimistiche: circa 1’000 unità all’anno, cifra che appare un’enormità, soprattutto se paragonata alle appena 12 Spyker prodotte nel corso di tutto il 2011. Infine, Muller ha assicurato che ci sono ancora abbastanza ordini per l’originale C8 Aileron, ordini in grado di garantire la sopravvivenza di questo costruttore.