Per la prima volta nella lunga storia della Fiat, i risultati economici dell’intero gruppo non sono arrivati da Torino, ma direttamente dall’altra sponda dell’Atlantico, precisamente da Detroit presso la sede Chrysler, dove si è riunito il consiglio di amministrazione del gruppo italo-americano. Non a caso, infatti, proprio dal Nord-America arrivano i risultati più incoraggianti: esclusa Chrysler, Fiat ha ottenuto ricavi netti per 8.7 miliardi di Euro, in calo del 5.7% rispetto ad un anno fa. Tuttavia, Fiat-Chrysler è riuscita ad ottenere un utile di 379 milioni di Euro nell’ultimo trimestre grazie alle ottime prestazioni di Chrysler Group, che ha fatto registrare il migliore risultato economico dal 1998 ad oggi.
In più, questa volta, i risultati non sono presentati separatamente tra i gruppi Fiat e Chrysler ma, in ottica di una futura fusione, in maniera congiunta, evidenziando
solo le performance ottenute nei vari mercati. Negli USA ed in Canada le vendite sono aumentate rispettivamente del 19 e 12%. Attualmente, il marchio più venduto in questi mercati e Dodge (anche grazie all’arrivo della nuova Dart e del nuovo Durango) e Fiat, con 500 e 500 Cabrio, ha aumentato le vendite passando dalle 1’000 unità del 2011 alle 11’000 del 2012.
Il primo trimestre dell’anno si è concluso in Asia con un aumento delle vendite del 47% (piccolo calo in Cina, ma ripresa in Austrialia con un +48% e Giappone, con +54%). Il continente che affonda più di tutti è l’Europa, con un calo del 7.3% e 3.4 milioni di vetture vendute. Infine, al di fuori del Vecchio Continente, piacciono le Ferrari e le Maserati. Le vetture consegnate dal marchio del tridente sono state 1’560 (+6.3%, con un ricavo di 153 milioni), mentre la casa del cavallino rampante ha venduto 1’733 unità (+11.5%, con un ricavo di 556 milioni di Euro).