Come ogni anno in questo periodo, la cittadina californiana di Monterey ospita una delle aste d’auto storiche più importanti del mondo. Quest’anno, regina indiscussa era una Ferrari 250 GTO, vettura che, stando alle previsioni dei più esperti, sarebbe dovuta diventare l’auto più costosa del mondo. Ad ogni modo, le previsioni si sono rivelate sbagliate: la 250 GTO è stata venduta per circa 25 milioni di euro, non riuscendo così a battere il precedente record stabilito da una vettura gemella, passata di mano tra privati all’incredibile cifra di 52 milioni di dollari (poco meno di 40 milioni di euro).
Comunque, questa 250 GTO ha ben altro da raccontare. Con il numero
di telaio 3851 GT ed ancora con la targa originale ‘MO 80576‘, uscì dalle catene di montaggio di Maranello l’11 settembre 1962. La vettura fu inizialmente destinata al pilota Jo Schlesser che, insieme a Henri Oreiller, conquistò un secondo posto al Tour de France per automobili dello stesso anno. Successivamente, proprio Oreiller morì al volante di questa Ferrari a seguito di uno schianto sul circuito di Montlhéry, in occasione del Gran Premio di Parigi.
Nonostante le condizioni disastrose dell’auto, la Ferrari 250 GTO venne riportata a Maranello, dove i tecnici la ricostruirono completamente. Dopo l’ampio restaurò, fu venduta a Ernesto Prinoth, l’inventore del gatto delle nevi. Ad ogni modo, questi la cedette nel 1965 a Fabrizio Violati, già proprietario di Ferrarelle e Sangemini, che la conservò nel suo garage per ben 45 anni. Ora, questa meraviglia su quattro ruote ha trovato un nuovo fortunato proprietario il cui nome, chiaramente, resta sconosciuto.