Piaccia o non piaccia, fin dal giorno della sua presentazione, la Bugatti Veyron è entrata di diritto all’interno dell’olimpo delle supercar. La sua mostruosa potenza (almeno finché non arriva questa Koenigsegg), la possibilità di superare i 400 km/h ed il suo prezzo stratosferico la rendono sicuramente qualcosa di unico. Tuttavia, per quanto una cosa possa essere unica, la sua commercializzazione potrebbe incontrare qualche difficoltà.
Inizialmente, Bugatti decise di produrre 300 Veyron, alle quali poi si
aggiunsero anche 150 versioni cabriolet. In generale, la supercar franco-tedesca è acquistabile solo su ordinazione, eccezion fatta delle vetture presenti nei saloni internazionali e per quelle dimostrative. Nel mese di Dicembre, Bugatti ha venduto la sua auto numero 410: questo significa che rimangono “invendute” ancora 40 unità.
La nota agenzia “Bloomberg”, ha precisato che il valore di tutte queste auto si aggira attorno ai 62.500.000 €, una cifra non indifferente, soprattutto se si tiene conto che è una cifra di fatto parcheggiata in un garage e che il gruppo Volkswagen perde circa 4 milioni di Euro (no, non sto scherzando) per ogni esemplare di Veyron venduto.
Così, per tentare di risolvere questo problema, avrete notato che Bugatti, specialmente in quest’ultimo periodo, ha aumentato le serie speciali della sua Veyron, denominandole con i nomi di alcuni piloti che hanno fatto la storia della casa. Ad ogni modo, il vecchio trucco delle serie speciali non sembra di per se sufficiente, dato che da qualche settimana Bugatti ha lanciato negli Stati Uniti l’esperienza “Dynamic Drive“, dove potenziali clienti possono provare la vettura su strada e su piste aeroportuali.
In questo modo, l’azienda cerca di vendere il prima possibile i 50 esemplari rimasti, cosa comprensibilmente non facile. Intanto, quello che si sa è che la nuova generazione della Veyron arriverà nel 2016. Faranno in tempo?