L’a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, ha annunciato nei giorni scorsi che i nuovi monovolume della casa (conosciuti per ora come L0 e L1) verranno costruiti nella fabbrica serba di Kragujevac.
Comunque, l’impianto balcano non è pronto alla produzione da subito, in quanto occorre un’investimento iniziale di ben 1 miliardo di euro, che saranno divisi tra Fiat (350 milioni), il governo serbo (250 milioni) e il fondo europeo per gli investimenti (400 milioni).
Il manager italo-canadese ha poi accusato i sindacati di scarsa serietà nel sostenere il programma d’investimenti previsti dalla casa del Lingotto.
Poi aggiunge: “Se non ci fosse stato il problema di Pomigliano avremmo prodotto la L0 in Italia. Fiat non può assumere rischi non necessari in merito ai suoi progetti sugli stabilimenti italiani: dobbiamo essere in grado di produrre macchina senza interruzioni dell’attività”.
Tenendo conto di queste nuove dichiarazioni del numero uno del Lingotto, bisogna valutare anche il futuro dell’utilitaria low-cost in progetto (per ora conosciuta solo come Project 326), anch’essa inizialmente destinata alla produzione nell’impianto di Kragujevac. La produzione nello stabilimento serbo verrà saturata con la produzione di circa 190’000 monovolume all’anno, rendendo così un mistero dove sarà prodotta la compatta low-cost.
Per quanto riguarda Mirafiori, Marchionne ha dichiarato: “A Mirafiori faremo altro. Ci stiamo pensando”.