Dopo che l’avventura con Saab è finita decisamente male, il numero uno di Spyker Victor Muller ha la seria intenzione di riscattarsi. Il manager olandese tenterà il riscatto attraverso la trasformazione della casa di sua proprietà che, stando alle sue intenzioni, si trasformerà da un costruttore capace di 5-6 vetture all’anno, ad uno di fama mondiale.
Naturalmente, per arrivare a ciò, Muller è dovuto arrivare
ad dei compromessi, dato le modeste dimensioni della sua azienda. Compromessi come la partnership strategica firmata con i cinesi di Youngman, pronti ad assicurare maggiori volumi produttivi e, soprattutto, una maggiore visibilità in un mercato importante come quello cinese. Ma quali saranno i prossimi modelli di Spyker?
La prima ad arrivare sarà la versione di serie della B6 Venator, sportiva compatta le cui forme sono state anticipate dall’omonima concept vista al Salone di Ginevra di quest’anno. Il suo arrivo è fissato per metà 2014. Il modello più importante, comunque, sarà il suv D8, dato che Spyker punta a produrne fino a 1’000 unità all’anno, gran parte delle quali destinate ai mercati di Russia e Cina.
Proprio in merito alla D8, lo stesso Muller ha ammesso che l’intero lavoro ingegneristico è stato completato, ma che la piccola factory olandese ha bisogno dei macchinari necessari per assemblare un’auto particolare come questo suv, di fatto una sportiva a quattro porte con motore centrale (!!!) e trazione integrale. Muller ha terminato dicendo che “la D8 non sarà molto utile, ma sarà una bestia”. Riuscirà Muller ha dimenticare le delusioni di Saab? Noi lo speriamo.