Infiniti ha debuttato solo da qualche anno sul mercato europeo e, pur sapendo di non trovare un terreno fertile per le sue vetture, ha tentato ugualmente di inserirsi in quei segmenti dove da anni dominano incontrastate BMW, Mercedes ed Audi. Qualche anno prima lo aveva fatto anche Lexus, raccogliendo qualche risultato. Del resto si sa, le giapponesi premium vanno forte Oltreoceano, non qui da noi, dove – per fortuna o purtroppo – il marchio che si conta sul cofano conta.
Ad ogni modo, bisogna anche aggiungere che Infiniti alle nostre latitudini è ancora oggi un marchio sconosciuto ai più, ed anche per questo la casa di proprietà Nissan
sta tentando di aumentare la sua popolarità anche con la sponsorizzazione del team Red Bull di Formula Uno. Tuttavia, nei prossimi anni, Infiniti vorrà far parlare di se anche per la sua prima supercar, in arrivo nel 2016, e confermata direttamente dal presidente della casa, Andy Palmer.
Palmer ha già dichiarato che la prima attesa supercar del marchio sarà ibrida e, per la sua realizzazione, gli ingegneri giapponesi hanno preso spunto, sia tecnicamente che esteticamente, dalle concept Essence e Emerg-E. Quasi sicuramente, la supercar Infiniti non sarà un ibrida tradizionale, ma sarà dotata di un’architettura EREV, la stessa di Opel Ampera o Chevrolet Volt, dove il motore a benzina non è collegato alle ruote ma ha il solo compito di ricaricare le batterie quando ce ne sarà bisogno.
Dato che Infiniti possiede un’auto niente male come la Nissan GT-R direttamente in casa, ritenere la supercar Infiniti fosse equipaggiata con lo stesso motore della “Godzilla” era cosa automatica: purtroppo, però, Palmer ha escluso questa possibilità, dicendo che il propulsore della GT-R non è adatto ad un’auto della sua casa a causa delle sue eccessive vibrazioni e dell’eccessiva rumorosità (questo, sinceramente, non lo vedo come un difetto). Il numero uno della casa del Sol Levante non ha fornito nessun altra anticipazione, limitandosi a dire che “sarà un veicolo ideale per tutte le situazioni”. Tipica frase che ho letto tante volte in merito a tante supercar. In bocca al lupo Infiniti!