Come avrete avuto modo di vedere, al Salone di Detroit attualmente in corso non era presente la tanto attesa versione definitiva dell’Alfa Romeo 4C. Perciò, è leggittimo da parte nostra attenderci un suo debutto in pompa magna il prossimo Marzo, in occasione del Salone di Ginevra. A Detroit, però, era presente chi questa 4C l’ha voluta a tutti i costi, l’amministratore delegato Sergio Marchionne.
Il manager dal maglioncino non ha dedicato la sua consueta conferenza stampa con i giornalisti a noiosi dati di mercato, ma ha incentrato il suo
intervento quasi esclusivamente sul brand Alfa Romeo, al centro della curiosità dei giornalisti americani che del lavoro del numero uno di Fiat-Chrysler. Marchionne ha dichiarato che “in passato, Alfa Romeo fu abusata”. Infatti, come detto dallo stesso amministratore delegato, quando lui arrivò in Fiat nel 2004, il gruppo si stava preparando a lanciare la 159. Un’auto ancora oggi bellissima, ma che secondo Marchionne “non valeva niente, in quanto con 400 Kg in più rispetto le dirette concorrenti ed addirittura con un motore australiano“. E qui, a Marchionne proprio non si può dar torto.
Adesso, però, arriva la parte interessante: “Con Alfa Romeo non possiamo più permetterci di sbagliare. Dobbiamo creare un polo motoristico d’eccellenza in Italia, sfruttando anche le conoscenze di Maserati e Ferrari“. Probabilmente gli alfisti di mezzo mondo, leggendo queste righe, avranno versato qualche lacrimuccia. Attualmente, però, è da anni che si parla di rilancio per il brand del biscione e, sempre attualmente, la casa ha solo due modelli a listino: MiTo e Giulietta.
La cosa che fa ben sperare è che la Giulietta (un prodotto non di certo più giovane) riesca ancora oggi a portare a casa risultati di vendita positivi (leader della sua fascia di mercato in Italia negli ultimi due mesi del 2012). Adesso, però, occorre concentrarsi sul futuro: il rilancio in Nord-America dovrebbe avvenire entro la fine di quest’anno e da qui al 2016 sono in programma ben 9 nuovi modelli, 8 dei quali saranno prodotti nel nostro Paese.
Quello che si auspica Marchionne, è che l’Italia possa diventare una vera e propria “culla“ per Alfa Romeo. Infatti, grazie a questa strategia, quello che è stato per diversi anni il punto debole delle auto del biscione (i motori, soprattutto di grossa cilindrata), potrebbe diventare il suo punto di forza, grazie alla collaborazione dei tecnici di Ferrari e Maserati. Infine, all’ennesima domanda sulla possibilità di cedere Alfa a Volkswagen, Marchionne ha smentito nettamente questa possibilità, aggiungendo che “i tedeschi hanno interesse a prendere Alfa Romeo perché loro hanno i motori e sono consapevoli che è un marchio fortissimo”.
Ora, sembra che questa consapevolezza sia venuta anche lui. Che sia davvero la volta buona? Certo, queste notizie fanno piacere, e noi ci speriamo ogni giorno di più.