Proprio la settimana scorsa, vi davamo la notizia del fallimento di una piccola casa automobilistica tedesca, la Melkus (clicca qui per saperne di più). Ora, invece, a dichiarare fallimento, con grande stupore di tutti noi di Motori24, è la Gumpert, altro costruttore teutonico divenuto famoso in passato per la sua Apollo, supercar realizzata praticamente a mano con una potenza di circa 700 cavalli.
Nel mondo dell’automobile, la dichiarazione di fallimento da parte della casa di Roland Gumpert, ex capo della divisione Sport di Audi, non se l’aspettava di certo nessuno: difatti, dopo l’avvio della produzione dell’Apollo e la presentazione della concept-car Tornante, i progetti futuri della casa tedesca sembravano essere in cassaforte.
Tuttavia, stando alle ultime indiscrezioni sul caso, Gumpert avrebbe perso la liquidità necessaria per proseguire con i nuovi progetti a
causa di alcuni investimenti sbagliati compiuti dalla società in Cina: infatti, qualche mese fa, la casa aveva avviato le sue attività sul mercato cinese, inviando anche alcuni modelli a scopi promozionali.
Il costruttore di Altenberg ha depositato tutti i documenti del caso presso il tribunale di Gera, in Germania, il quale ha nominato Gorge Scheid come curatore fallimentare. Colloqui preliminari con alcuni componenti della società e con i 30 dipendenti avrebbero già avuto inizio e, stando a quanto dichiarato dal signor Scheid, Gumpert potrebbe essere facilmente recuperabile, grazie all’arrivo di nuovi investitori.
Se così fosse, il marchio potrebbe vivere una seconda vita ancora in Europa, lontano dai sogni d’espansione orientali che, al giorno d’oggi, ha ogni casa automobilistica. Speriamo che tutti si risolva per il meglio, sia per i pochi dipendenti, ma soprattutto per far si che non se ne vada per sempre un’altra azienda che, nel suo piccolo mondo, ha contribuito ad allargare il mondo delle supercar.