Come vi avevamo anticipato già la settimana scorsa qui su Motori24 (clicca qui per leggere l’articolo), Audi ha acquistato Ducati, ma solo nel pomeriggio di ieri è arrivata l’ufficialità. C’è poco da aggiungere: la Ducati Motor Holding passa sotto il controllo della Audi AG e diventa automaticamente il terzo gioiello italiano di proprietà del Gruppo Volkswagen, dopo l’acquisizione di Lamborghini nel 1998 e di Italdesign proprio l’anno scorso.
Attualmente, non tutti i dettagli dell’operazione sono stati resi noti, ma voci di corridoio ci dicono che il passaggio alla casa di Ingolstadt della rossa
a due ruote è avvenuto per circa 860 milioni di Euro, una cifra di notevole importanza, attualmente al di fuori della portata di molti costruttori automobilistici. E’ inutile dire che i tedeschi sono molto soddisfatti del risultato della loro voglia di shopping. Queste, infatti, sono le parole di Rupert Stadler, numero uno di Audi: “Ducati è conosciuta in tutto il mondo come un marchio di grande qualità, con una lunga trazione nella realizzazione di moto sportive. Ha una enorme esperienza del campo dei motori ad alte prestazioni e nei materiali leggeri ed è uno delle case di moto più profittevoli, fatto che rende Ducati perfettamente adatta ad Audi”.
In più, il responsabile delle relazioni industriali della casa dei quattro anelli, Peter Mosch, ha dichiarato che “la casa non vede l’ora di collaborare con i nuovi colleghi della Ducati”. La principale preoccupazione, ora, riguarda Borgo Panigale: cosa rimarrà? Ancora non si può dare una risposta a questa domanda, anche se sono sicuro che i circa 1’135 dipendenti lo vorranno sapere al più presto. Speriamo solo che l’azienda teutonica segua ancora una volta la propria politica in tema di acquisizioni, lasciando la sede dell’azienda acquistata proprio dov’era in origine.
Tuttavia, Audi non ha mai nascosto il suo interesse verso i mercati orientali dove, non a caso, Ducati ha aperto uno stabilimento in Thailandia nel 2011. Il mercato estero è importantissimo per la casa motociclistica: l’80% delle vendite Ducati sono concentrate al di fuori dei nostri confini, con forte espansione dei mercati di India, Brasile e Cina. L’amarezza della perdita di un altro grande marchio italiano è tanta, ma speriamo che questo passaggio sia almeno utile a far risplendere ancora di più l’immagine (già ottima) di Ducati in tutto il mondo…