Nel mese di aprile, alcuni portavoce di Porsche hanno dichiarato all’unanimità: “La Tesla Model S non è un punto di riferimento per lo sviluppo della nostra Mission E”. Nel frattempo, abbiamo appreso che la versione di serie della Mission E si chiamerà Tycan e che la Tycan nel corso del suo sviluppo su strada ha come punto di riferimento una Tesla Model S. Il proprietario di una Model S che passava per caso ha infatti paparazzato gli ingegneri Porsche sul Passo dello Stelvio insieme a ben due esemplari della berlina elettrica americana.
Che sia un caso? Non penso proprio. Del resto, non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi. Al lancio di un nuovo modello, ogni costruttore automobilistico punta a migliorare il prodotto migliore disponibile sul mercato in quel determinato periodo. Non c’è dubbio che Tesla ha creato un caso senza precedenti: pressoché sconosciuta, 6 anni fa ha invaso il territorio delle berline di lusso europee con un’auto elettrica. I punti vincenti? Design, prestazioni, autonomia ed infrastruttura di ricarica a livello mondiale. E proprio a livello di infrastruttura, non è un caso che adesso i tedeschi facciano lo stesso…
La cosa che ci lascia un po’ perplessi, è che gli ingegneri teutonici utilizzano per i loro test una Model S P85D, sostituita negli ultimi anni da P90D e quindi dalla P100D. Stando a quanto dichiarato fin’ora da Porsche, la Taycan sarà in grado di scattare da 0 a 100 Km/h in circa 3,5 secondi (circa come la Model S). Ad ogni modo, Porsche non vuole essere la migliore sotto questo punto di vista: per la Tycan, la parole chiave sarà piacere di guida, che si trovi in pista o su una Autobahn. Speriamo solo che levino il prima possibile quegli orrendi scarichi finti.
Video dell’avvistamento qui di seguito.