Saab 9-3: diventera’ l’auto nazionale della Turchia

 

Saab e’ assolutamente la casa automobilistica che non vuole morire. Sicuramente, ricorderete la sua travagliata storia. Ormai 5 anni or sono, General Motors decise di mettere in vendita la casa svedese per salvarla dalla bancarotta. Qui entro’ in giorno il Sig. Muller, numero uno dell’altrettanto in difficolta’ costruttore olandese Spyker, deciso a rilevare il brand scandinavo. Muller ci riusci, la microscopica casa automobilistica compro’ il gigante con decenni di storia alle spalle. Ma – ahime’ – l’avventura duro’ poco.

Date le immense difficolta’ a far ripartire la produzione, Muller decise di cedere Saab ad un consorzio formato da investitori israeliani e cinesi chiamato Nevs. Il progetto era quello di produrre un’auto elettrica partendo dall’ultima 9-3. Inutile a dirlo, il progetto non e’ mai partito, nemmeno con l’iniezione di liquidita’ ottenuta dal costruttore cinese Dongfeng. Ora, l’ennesima svolta: il ministro turco della scienza, industria e tecnologia ha dichiarato che la Turchia ha acquistato i diritti intellettuali della 9-3 direttamente da Nevs.

Fikri Isik – questo il nome del ministro – ha detto che “il futuro nome dell’auto non sara’ Saab, ma sara’ un nome turco e tutta la sua tecnologia sara’ sviluppata direttamente in Turchia”. L’attuale numero uno di Saab, Mattias Bergman, ha detto che “il team ingegneristico di Saab ha gia’ iniziato a lavorare insieme con i tecnici del ministero e con altri partner in Turchia”. 


Lo stesso ministro Isik non ha fornito alcun dettaglio sul prezzo pagato dal popolo turco per accaparrarsi i diritti e costruirsi cosi dal nulla il proprio costruttore automobilistico, dicendo che “le trattative sono durate sei mesi ed il tutto e’ stato concluso ad un prezzo alquanto ragionevole”. Sinceramente, mai avrei pensato che un marchio come Saab potesse finire cosi male.