Ligier: dalla Formula Uno alle microcar

 

Qualche giorno fa ci ha lasciato Guy Ligier, probabilmente l’ultimo “scontroso” del mondo dei motori. Uno di quelli alla Tonino Lamborghini, alla Enzo Ferrari, uno di quelli che se si metteva in testa di fare una cosa, la faceva. Al diavolo economisti, esperti di marketing ed ingegneri. Forse non tutti sanno che Ligier ha avuto un passato da pilota: ha corso in Formula Uno nelle stagioni 1967 e 1968, anno in cui il suo grande amico Jo Schlesser perse la vita nel corso del GP di Francia a bordo di una Honda sperimentale.

Dopo questo fatto, Ligier decise di appendere il casco al chiodo, non dicendo pero’ addio al mondo delle competizioni. Si mise in testa di creare da zero quello che sarebbe stato il primo team completamente francese della storia della Formula Uno. Esattamente nel 1976, riusci a realizzare il suo sogno, facendo debuttare il team Ligier con una sola monoposto al Gran Premio di Long Beach. Da quel momento, Guy Ligier restera’ aggrappato al muretto del suo team fino al 1992, anno in cui – sfiduciato dal mancato arrivo di risultati importanti nonostate le sue monoposto utilizzavano motori Renault campioni del mondo con la Williams – cedette la maggior parte delle quote del team all’imprenditore francese Cyril de Reuve.

Tuttavia, alla fine dellla stagione 1993, de Reuve venne arrestato. La scuderia venne quindi acquistata da Flavio Briatore, che giro’ il controllo del team Ligier allo scozzese Walkinshaw, gia’ collaboratore dello stesso Briatore alla Benetton. Nella stagione 1994, Walkinshaw riusci ad ottenere solo qualche punto grazie agli sforzi di Panis e Bernard, ma l’anno del vero declino fu il 1995, quando la monoposto di allora – la Ligier JS41 – venne accusata di essere la fotocopia della Benetton B195 pilotata da Michael Schumacher (campione del mondo proprio in quell’anno).

L’ultima vittoria della Ligier arrivo’ nel 1996, quando Olivier Panis conquisto’ in modo alquanto rocambolesco la prima piazza al GP di Monaco (la vittoria mancava dal 1981). L’anno successivo – il 1997 – la scuderia Ligier venne acquistata da Alain Prost, che decise di rinominarla Prost Gran Prix, cancellando cosi per sempre lo storico nome Ligier dai circuiti di Formula Uno.

A dire la verita’, comunque, qualche ricordo Guy Ligier ce l’ha lasciato, anche se magari meno affascinante di una vettura da Fomula Uno. Gia’ nel 1980, infatti, questo possente signore francese, vide una grande opportunita’ nel mercato delle vetture senza patente: da allora, infatti, il marchio Ligier ha prodotto un’ampia gamma di quadricicli e quad per guidaotri senza patente. Come abbiamo gia’ detto, non sono certo qualcosa di affascinante, ma sicuramente aiutano a non farci dimenticare il genio motoristico di Guy Ligier.