Fin’ora, la diffusione delle auto elettriche non è stata molto limitata da due “problemi” principali: il primo, l’autonomia minore rispetto ad un’auto con motore termico e, il secondo, i tempi di rifornimento più elevati rispetto ad un pieno di carburante. Negli ultimi anni, un solo costruttore ha dimostrato di saper ovviare a tali limiti: stiamo parlando di Tesla.
La Model S, infatti, riesce a garantire un’autonomia di 502 Km e può essere ricaricata
presso i Supercharger Tesla, stazioni che il costruttore americano sta installando in tutta Europa, Italia compresa (nel nostro paese ce ne sono già 3). Presso i Supercharger, tutti i clienti Tesla possono ricaricare la propria auto al 50% in 19 minuti in modo completamente gratuito. Ma tutto questo non sembra essere sufficiente per gli americani, che hanno appena avviato un progetto per rendere i tempi di ricarica ancora più brevi.
Il progetto partirà in questi giorni presso la stazione Supercharger di Harris Ranch, in California, dove sarà possibile cambiare la batteria scarica della propria Model S con un’altra completamente carica in soli 3 minuti. Attualmente, il progetto è alla sua fase iniziale ed i clienti Tesla possono utilizzarlo solo su appuntamento.
Lo scopo è sia quello di verificare se il progetto è realizzabile facilmente in ogni sua parte, sia se può incontrare le esigenze dei clienti. In caso di feedback positivi, la possibilità di cambiare le batterie in soli 3 minuti sarà estesa anche ad altri Supercharger negli Stati Uniti e, successivamente, anche in Europa. Per il momento, Tesla non ha ancora rivelato quanto sarà il costo del cambio batteria, ma si manterrà comunque al di sotto di un pieno di carburante per una berlina della stessa tipologia.
Se volete sapere come funziona il sistema di cambio batteria di Tesla, date un’occhiata al video qui sotto.