Come ricorderete, in occasione del Salone di Parigi di settembre, Lamborghini presentò al pubblico la Asterion, prima vettura ibrida nella storia della casa di Sant’Agata Bolognese. La concept del toro ottenne immediatamente una calorosa accoglienza sia da parte del pubblico che da parte della stampa, ma l’amministratore delegato Winkelman mise subito le cose in chiaro, dicendo che la Asterion è solamente un “dimostratore tecnologico” e che non entrerà mai in produzione.
Del resto, la cosa è piuttosto comprensibile: la tecnologia di bordo, caratterizzata
dallo stesso V10 5.2 della Huracan impegnato a lavorare in coppia con due diversi motori elettrici per un totale di 910 cavalli, potrebbe essere utilizzata su i futuri modelli della casa come, per esempio, il suv Urus (sempre se verrà confermato definitivamente per la produzione).
Ad ogni modo, stando a quanto riferito dagli inglesi di “Autocar”, i vertici Lamborghini ancora non avrebbero deciso se parcheggiare la Asterion nel proprio museo in via definitiva. Maurizio Reggiani, capo della divisione R&D di Lamborghini, ha infatti ammesso che vi sono più opzioni sul tavolo, dato che i vertici della casa italiana stanno discutendo in merito “al costo potenziale della vettura e su come eventualmente gestire confort, accelerazione e comportamento alle alte velocità”.
Di conseguenza, si può benissimo affermare che la Lamborghini Asterion non è morta, ma nemmeno viva. Sono sicuro che nelle prossime settimane ne sapremo di più. Non ci resta che attendere.